Dalla Spagna sono sicuri: l’affronto di Jorge Martin ai danni di Pecco Bagnaia in occasione della sua vittoria in Thailandia è stato evidente
Mancano soltanto tre gare al termine del Mondiale della MotoGP e la lotta per il titolo è ancora apertissima. Pecco Bagnaia precede Jorge Martin di sole tredici lunghezze e nei prossimi appuntamenti può succedere di tutto.
Già nelle gare precedenti abbiamo visto come la situazione può cambiare rapidamente. Basta una piccola distrazione e sei fuori dai giochi. Prima Bagnaia e poi Martin lo hanno imparato a proprie spese, con il primo che, però, paga ancora la perdita di punti in occasione del Gran Premio d’India.
In Indonesia, era stato invece lo spagnolo ad essere penalizzato da un suo errore e Pecco ne aveva approfittato aggiudicandosi la gara. Ciò ha quindi portato ad un risicato gap in favore del torinese che adesso non può più sbagliare. Così come il pilota del team Pramac del resto se vuole prendersi il suo primo titolo iridato. Intanto, gli appassionati gongolano, sia per l’incertezza sul vincitore di questa stagione, sia per come è maturata la rivalità tra i due, che si sarebbe allargata anche al di fuori della pista.
Secondo il giornalista di DAZN Spagna Carles Perez, ci sarebbe “una lotta che va oltre la pista” e ciò perché il gesto di portarsi la mano all’orecchio di Bagnaia in occasione della sua vittoria in Indonesia è stata replicata anche dal rivale quando si trovava sul podio per festeggiare la sua vittoria in Thailandia.
Dunque, c’è chi lo ha visto come un vero e proprio affronto da parte di Martin nei confronti di Pecco, anche se questa situazione piacerebbe e non poco allo stesso cronista spagnolo. “Mi piace che ci sia una rivalità – ha poi aggiunto –, perché ravviva le cose e perché, alla fine, sono i due piloti più veloci“.
Negli ultimi anni, molto si è discusso su questo tema, con tanti appassionati ed ex piloti che si lamentavano del fatto che nella MotoGP di oggi sono tutti amici o quantomeno “politically correct” l’uno nei confronti dell’altro. Si pensava che i tempi delle rivalità accese come quelle tra Valentino Rossi e Max Biaggi, o come quelle tra Kevin Schwantz e Wayne Rainey o Kenny Roberts e Barry Sheene, fossero passati, ma, forse, non è così.