Jorge Lorenzo è tornato sul velenoso finale del 2015, quando ha lottato contro Valentino Rossi sino al rush finale di Valencia.
Se c’è un pilota che manca alla MotoGP tra i tanti che l’hanno abbandonata negli ultimi anni, quello è sicuramente Jorge Lorenzo. Il maiorchino ha vinto cinque titoli mondiali, e di certo non è nelle grazie della maggior parte dei piloti italiani per i fatti del 2015.
Quel titolo strappato a Valentino Rossi nel round finale di Valencia sembra davvero aver fatto spezzare qualcosa nei suoi confronti, anche se, con gli anni, il rapporto con il “Dottore” è stato recuperato, ed oggi sono praticamente diventati amici, cosa confermata anche dai numerosi incontri che hanno avuto presso il Ranch o in giro per il mondo.
Lorenzo è stato un pilota strepitoso, ma è chiaro che quanto avvenuto nel 2015 resterà un momento indelebile nella sua carriera. Un titolo Mondiale vinto anche con lo zampino del connazionale Marc Marquez, quest’ultimo, a differenza sua non certo in rapporti idilliaci con Valentino.
Lorenzo, ecco il suo pensiero su Valencia 2015
Quest’ultimo fu protagonista della famosa toccata di Sepang in cui fu coinvolto anche il “Dottore” che, a causa di quella scalciata, venne penalizzato e costretto a partire in ultima posizione nella gara decisiva di quel Mondiale. A quel punto, al maiorchino era sufficiente vincere la gara con Valentino Rossi al massimo quarto e Marquez non se lo fece ripetere due volte, andando a proteggere il connazionale sino al traguardo.
Recentemente Jorge Lorenzo ha parlato al podcast di Alex Hawkers, nel quale si è soffermato proprio sui fatti del 2015 e su quanto avvenuto nella tappa di Valencia. A tal proposito, ha affermato che tutto il pubblico, seppur spagnolo, indossava la maglietta gialla di Valentino Rossi, ed ha iniziato ad accusare lui e Marquez di aver rubato il titolo all’alfiere italiano.
Jorge si è detto sorpreso e non poco per questa situazione, con insulti che volavano in continuazione per quello che era accaduto. La cosa grave, nell’opinione del maiorchino, era proprio che gli insulti e le critiche non certo incoraggianti arrivavano proprio dai loro connazionali.
La sensazione è che sul 2015 non verrà mai messa una pietra sopra, e che i ricordi di quel finale così velenoso verranno tirati fuori di continuo anche dai diretti interessati a conferma ulteriore di un’epoca comunque irripetibile per la MotoGP.
