Il cinque volte iridato, Jorge Lorenzo, è stato tra i centauri più forti di tutti i tempi. Le strade tra Forcada, procuratore del maiorchino, si separarono per un motivo.
Da quando Ramón Forcada e Jorge Lorenzo presero destinazioni diverse non arrivarono ulteriori soddisfazioni per entrambi in MotoGP. Il centauro della Yamaha, tra le polemiche, aveva conquistato il suo quinto mondiale nel 2015. Sembrava lanciatissimo a diventare il pilota con il maggior numero di trionfi iridati della Yamaha, ma qualcosa andò storto con il potente procuratore spagnolo.
Ramón Forcada e Jorge Lorenzo hanno cominciato a lavorare insieme nel 2008 e fino alla partenza di Jorge per la Ducati alla fine del 2016, i due hanno totalizzato 3 titoli mondiali MotoGP e 44 vittorie complessive, facendo le fortune della casa di Iwata. La scelta di avventurarsi sulla Rossa per il maiorchino si rivelò un errore. La casa di Borgo Panigale è stata agevolata, maggiormente, dalla crescita di Dovizioso. Lo spagnolo diede il suo apporto in termini di sviluppo, ma non lottò mai per il Mondiale.
In sella alla Desmosedici si procurò anche dei pesanti infortuni che poi condizionarono anche l’ultima annata, in Honda, in sella alla RC213V. Quantomeno in Ducati Lorenzo riuscì a strappare podi e vittorie, seppur in modo sporadico, mentre con la casa di Tokyo non si è tolto la soddisfazione di un piazzamento in top 3. Sentire cosa ha dichiarato su Simoncelli. Le scelte compiute senza il suo procuratore di fiducia sono costate tantissimo a Jorge. Ma perché si concluse l’idillio d’amore con Forcada?
Dopo l’addio di Lorenzo alla M1, Forcada ha continuato il suo lavoro al fianco dell’astro nascente Maverick Vinales. Quest’ultimo non ha tenuto fede alle aspettative. Ramón, a quel punto, migrò nella squadra satellite della casa di Iwata, la Petronas Yamaha, dove salì in cattedra Franco Morbidelli nel 2020. L’italiano sfiorò il Mondiale, arrivando secondo alle spalle di Mir.
Prima di firmare per la casa di Borgo Panigale, Jorge Lorenzo propose a Ramón di seguirlo in Ducati, ma “lui era molto bravo in Yamaha e non è andata così. Gigi Dall’Igna voleva tenersi la sua gente, e puntava molto su Gabarrini e il suo gruppo di meccanici. È stata una combinazione di tutto, è finita così“, ha spiegato Lorenzo in una intervista a Todocircuito.
Per Forcada il rapporto con la Ducati avrebbe comportato un impegno maggiore a livello personale che, alla sua età, non era disposto ad assumere: “Sei in una fabbrica che praticamente non ha basi in Europa, come lo era la Yamaha a quel tempo“. Avevano la base in Italia e Forcada decise di non lasciarsi coinvolgere nel progetto emiliano.