Quando due colossi del mondo dei motori come Italia e Cina si uniscono, tutto è possibile. Anche la creazione di una motocicletta pronta a dominare il mercato.
Qualcuno di voi ha mai sentito nominare il brand Jinan Jedi Motors? Se la risposta è “no” vi possiamo dire da subito che si tratta di un’azienda da tenere d’occhio, del resto non sarebbe il primo marchio proveniente dalla Cina a fare breccia anche nel complesso pubblico europeo. I precedenti? Si chiamano CF Motors e Geely che controlla da anni Benelli, brand italiano con il record di vendite per la sua TRK negli ultimi mesi.
Ciò che agli occhi del cliente medio europeo manca a molti marchi cinesi è proprio una reputazione consolidata che non si ottiene certo da un giorno all’altro. Alcune case produttrici stanno cercando di crearsela lavorando con marchi europei che invece sono già riconosciuti come grandi nomi sul panorama italiano. Inclusa Jedi Motors che ha lavorato ad un progetto congiunto davvero molto interessante.
L’azienda originaria della Cina ha da poco annunciato la sua ultima fatica realizzata in collaborazione con Marabese, azienda italiana specializzata nel design di motociclette che ha collaborato in anni ed anni di lunga ed importante attività con colossi italiani – Aprilia e Piaggio tra le tante – ma anche asiatiche – Yamaha ed ora anche Jedi Motors – firmando un sodalizio che ha dato vita ad un’interessante motocicletta tutta da scoprire.
Marabese ed il progetto asiatico: che bolide!
Sul sito dell’atelier italiano, scopriamo con quali premesse è nata la nuova Jedi Motors 750 GT: “L’input principale dato dal cliente a Marabese, è stato quello di pensare ad un veicolo dedicato alle forze dell’ordine cinesi”, si legge infatti in merito alla nascita del veicolo che naturalmente, è pronto anche in configurazione civile per stupire i clienti di tutto il mondo.
La casa cinese mostra subito di fare sul serio e lo fa con il propulsore scelto per il modello, prodotto dalla Suter Racing, azienda svizzera attiva in MotoGP da due cilindri per 730 cc di cilindrata. Questo solido propulsore eroga fino ad 84 cavalli di potenza a fronte di un peso netto del mezzo di 225 chilogrammi. L’altezza della sella è fissata a 78 centimetri mentre cambio e freni sono rispettivamente a sei marce e a disco, perfettamente in linea con gli standard occidentali.
Nel serbatoio si possono inserire fino a 24 litri di carburante che consumerete in fretta se raggiungete i 190 chilometri orari, velocità massima dichiarata dal costruttore. Non mancano nella dotazione di serie ABS, monitor TFT, manopole riscaldate per l’inverno che si avvicina e uno schermo al LED per gli strumenti di bordo. Un test su strada condotto dal periodico In Sella conferma che la due ruote è intuitiva da guidare e che la frenata è decisa e gestibile. Ultimo dettaglio fondamentale è il prezzo: si parte da 15mila euro per il modello base disponibile.
