Buone notizie per gli italiani: sono in arrivo incentivo moto per il 2024. Ecco in cosa consistono e cosa si può acquistare
Finalmente arrivano buone notizie per quanto riguarda il settore dei motori nel nostro Paese: il governo Meloni è pronto a sbloccare, su richiesta di ANCMA, ben 5,6 milioni euro che sono avanzati dal 2022. Si tratta di incentivi che riguardano il settore della mobilità elettrica.
Negli ultimi anni, infatti, il settore dell’elettrico è in costante crescita e nei prossimi anni le case automobilistiche sono pronte a creare auto dai prezzi competitivi e abbordabili da tutti. Vediamo quindi cosa cambia con gli incentivi moto 2024 e quali bonus sono in arrivo.
L’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori (ANCMA) è tornata a fare la voce grossa al governo per ottenere lo scongelamento di 5,6 milioni. Tali fondi sono avanzati dal 2022 per finanziare la dotazione dei fondi Ecobonus. Si tratta di fondi che sarebbero serviti all’acquisto di ciclomotori, moto e quadricicli elettrici.
La notizia arriva direttamente da una nota diffusa dall’associazione dei produttori e dei distributivi. I fondi per il 2023 sono terminati con tre mesi di anticipo sulla fine dell’anno e, per questo motivo, si chiede lo scongelamento dei 5,6 milioni. Nei primi nove mesi del 2023, infatti, il settore dell’elettrico ha consumato i 35milioni stanziati dalla Legge di Bilancio 2021 e dal DPCM del 6 aprile 2022.
L’esaurimento dei fondi conferma, ancora una volta, quanto sia importante il mercato dell’elettrico e quante più persone stanno passando all’acquisto di questi veicoli. Visto il consumo in anticipo dei 35milioni, già nei mesi scorsi l’ANCMA aveva segnalato il rischio che il mercato potesse bruciare i fondi.
Il consumo principale dei fondi è dovuto alla vendita delle minicar elettriche che hanno consumato circa il 50% delle risorse stanziate per l’anno 2023. Dal canto suo l’ANCMA denota che l’andamento a singhiozzo degli incentivi danneggia le aziende del settore. In questo modo le aziende non riescono a pianificare l’attività commerciale e devono gestire i flussi di cassa anomali.
Questo, poi, porta ovviamente ad un freno della diffusione della mobilità elettrica. Sempre l’associazione ANCMA conclude la sua nota affermando che sbloccare i fondi del 2022 garantirebbe al settore delle due ruote elettriche una copertura per la parte finale dell’anno.
Visto dall’altro lato la complessità della revisione del pacchetto incentivi destinati al mondo delle auto, per l’ANCMA è opportuno stralciare il capitolo dei veicoli elettrici della categoria L. Questo deve avvenire per assicurare una gestione autonoma e, allo stesso tempo, tempi di intervento molto più rapidi.