Il primo segmento del nuovo anno è stato infiammato da roventi polemiche in merito alla decisione del governo di tagliare gli incentivi per l’acquisto di moto e scooter. Questa decisione ha fatto letteralmente sobbalzare dalle poltrone i vertici dei costruttori, che hanno visto mandare in fumo la possibilità concreta di fronteggiare la grave crisi economica. Proprio per questo l’Ancma ha deciso di protestare in modo veemente affinchè venissero ripristinate le sovvenzioni statali. Tali proteste sembrano peraltro essere andate a segno.
Nella giornata di oggi infatti il consiglio dei ministri dovrebbe varare un pacchetto di incentivi riguardanti anche il settore moto. Non a caso la questione è stata esaminata per moltissimi giorni dai tecnici dei ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico.
Questa notizia ha particolarmente colpito Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma, che ha dichiarato di essere fiducioso in merito al varo dei suddetti aiuti. “Siamo fiduciosi al 70% di portare a casa gli incentivi – ha confessato Capelli- Ne beneficerebbe l’aria che respiriamo visto che i veicoli da rottamare, tra Euro 0 ed Euro 1, sono almeno 4 milioni. Senza un intervento dello Stato il mercato crollerebbe del 20-25%, ovvero 100mila vendite in meno rispetto al 2009, e l’occupazione andrebbe incontro a un duro contraccolpo. Il ricorso alla cassa integrazione in questo periodo ne è la testimonianza“.
A tal riguardo Capelli ha anche dichiarato che nei giorni scorsi gli esperti periti dell’Ancma hanno inviato ai vari dicasteri un’interessante proposta relativamente alle “manovre” da compiere. L’associazione dei produttori ha infatti rilanciato l’ipotesi di uno sconto del 10% da applicare sul prezzo di listino dei veicoli a due ruote, con un tetto massimo di 750 euro.