Ci sono tantissimi incentivi degli Ecobonus 2024 che non sono stati ancora sfruttati: conviene approfittarne subito.
In un periodo dove il settore delle auto sta facendo davvero molta fatica gli incentivi diventano uno strumento fondamentale per venire incontro ai potenziali clienti e agevolarli nell’acquisto di una nuova vettura. Anche in questo 2024 gli Ecobonus del governo si sono rivelati indispensabili: basti pensare che nelle fasce 0-20 g/km e 61-135 g/km, ovvero quelle dedicate alle auto elettriche (la prima) e ai modelli endotermici e full Hybrid (la seconda) gli incentivi sono ormai esauriti da tanto.
Diverso il discorso per la fascia 21-60 g/km di emissioni di CO2, ovvero quella che riguarda le vetture ibride plug-in. Per questo segmento erano stati stanziati 125,7 milioni di euro: come riporta La Gazzetta dello Sport sono ancora disponibili 76,8 milioni. Una situazione abbastanza sorprendente, se si considera che i 200 milioni per le elettriche e i 276 milioni per le full o mild hybrid sono andati esauriti molto velocemente (nel caso delle elettriche addirittura in poche ore).
Come mai ci sono ancora tutti questi soldi? Il motivo è presto detto: le vetture ibride plug-in non hanno ancora un ruolo rilevante nel mercato italiano. Dall’inizio dell’anno fino al mese di ottobre le vetture plug-in immatricolate sono state in tutto 45.070, corrispondenti a una fetta di mercato del 3,4%.
Incentivi auto: tanti soldi a disposizione per le ibride plug-in
Si tratta di un dato al ribasso rispetto al 4,5% fatto registrare nello stesso periodo del 2023. Se si paragona questo dato con quello relativo alle mild o full hybrid si ha un quadro ancora più chiaro: nel periodo preso in considerazione sono state immatricolate 536.337 vetture, pari al 39,9% del mercato.
Ovviamente ci sono diversi motivi che spingono gli italiani a non preferire le ibride plug-in. Prima di tutto il prezzo, dato che queste vetture hanno un costo piuttosto elevato. Ma c’è anche tutto un discorso che riguarda il pratico, ovvero la ricarica del veicolo indispensabile per poter godere dell’autonomia in elettrico di queste auto: le infrastrutture sono ancora carenti e il tempo necessario per ricaricare le vetture non è banale.
In più bisogna tenere conto anche di alcune difficoltà in termini di capienza. Il bagagliaio di queste auto ibride plug-in, infatti, non è molto ampio nemmeno nei SUV: d’altronde con la batteria medio-grande, il motore endotermico e quello elettrico lo spazio è ridotto. Tuttavia, vista la presenza di tutti questi incentivi, conviene comunque farci un pensierino: le criticità ci sono ma si tratta comunque di vetture che possono andare bene soprattutto per chi si muove principalmente in città.