In+Italia+si+pagher%C3%A0+il+doppio%3A+notizia+drammatica+per+il+nostro+Paese
nextmotoit
/articolo/in-italia-si-paghera-il-doppio-notizia-drammatica-per-il-nostro-paese/57273/amp/
Anteprime

In Italia si pagherà il doppio: notizia drammatica per il nostro Paese

Pessime notizie per auto e moto in Italia: la tassa si pagherà il doppio qui da noi, la notizia è drammatica per tutto il Paese e non fa alcuno sconto

Ore caldissime per il futuro dell’Automotive (e dei motori) in Italia e in Europa. La morsa di Donald Trump sta rincarando la severità e la pesantezza dei dazi imposti alle case produttrici al di là dell’Oceano. La partita tra USA, Cina e Europa sul mercato si fa sempre più delicata e difficile da tratteggiare, con la stangata in arrivo dal 2 aprile per tutte le vetture importate negli Stati Uniti e non prodotte dagli Stati Uniti.

Nuove tasse in Italia -Nextmoto

In parole povere, i dazi di importazioni saranno permanente del 25% su tutte quelle vetture che non saranno made in USA. Ad essere penalizzati saranno soprattutto i produttori di matrice estera, acuendo un periodo di grande stress e grande difficoltà per tutta la filiera di auto e moto in Europa.

A lanciare l’allarme è il vicepresidente di ANFIA, Marco Stella, che ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha messo al centro della questione i rincari (che saranno difatti doppi in Italia) previsti per tutto il settore motoristico. Parola del dirigente dell’Associazione Nazionale Filieria Industria Automobilistica. “Il 2025 è già partito malissimo, ora i dazi dagli Stati Uniti saranno un’ulteriore mazzata”.

Allarme dazi USA, tegola per l’Italia: l’annuncio di ANFIA

Lo scenario tracciato da Stella è tutt’altro che roseo per il nostro Paese. Anche perché l’Italia dei motori non esporta solamente auto fatte e finite, ma anche un universo complesso di componentistica e altri annessi relativi al mondo delle quattro e delle due ruote.

Dazi auto dagli USA (ANSA) nextmoto.it

Le cifre in palio sono altissime e la beffa per il Bel Paese può essere doppia. Il motivo? “Le nostre aziende hanno come riferimento i costruttori tedeschi e i marchi premium sono proprio i più tassati dai dazi USA, spiega il super dirigente. Un effetto domino che si riverbera sulla componentistica made in Italy e che acuisce la severità delle nuove tasse imposta dalla presidenza Trump. Secondo Stella ANFIA c’è ancora margine per rientrare e non creare un vero e proprio scompenso nel settore automobilistico italiano, di per sé già in grave difficoltà.

Anche perché una trattativa con gli USA sarebbe ancora possibile: “Spero che il nostro Governo lavori e spinga sulla Commissione Europea per trovare i giusti equilibri. Negoziando e assumendo le giuste contromisure, ma senza scadere in una guerra commerciale che porterebbe svantaggi a tutti”.