Come un fulmine a ciel sereno, una startup indiana sta per scuotere il mercato europeo delle due ruote con una moto elettrica che sembra uscita da Blade Runner.
Chi si aspettava che la rivoluzione delle due ruote elettriche arrivasse dall’India? Eppure sta succedendo proprio questo. Mentre i colossi europei e giapponesi si muovono con la velocità di una tartaruga nel campo dell’elettrico, una piccola azienda di Bangalore sta per sbarcare nel Vecchio Continente con una moto che toglie il fiato.
La F77 MACH 2 di Ultraviolette non è la solita moto elettrica con qualche LED appiccicato qua e là. È qualcosa di completamente diverso, come un oggetto venuto dal domani. L’estetica preannuncia già tutto. Ma sotto la “pelle” di un design high tech molto accattivante, c’è molto di più.
L’Europa spalanca le porte
La notizia è di quelle che cambiano le carte in tavola: Ultraviolette ha ottenuto la certificazione L3e. Sembra una sigla burocratica come tante, ma è la chiave che apre le porte di 40 mercati in tutto il mondo. I primi fortunati a vedere questa bellezza aliena sfrecciare per le strade saranno tedeschi e turchi. Gli altri paesi europei seguiranno a ruota, come in una reazione a catena.
Da Bangalore, dove la F77 MACH 2 prende vita in uno stabilimento all’avanguardia, il CEO Narayan Subramaniam parla con l’entusiasmo di chi sa di avere tra le mani qualcosa di speciale. Non è solo questione di prestazioni o autonomia – dice – ma di ripensare completamente il concetto di moto per il ventunesimo secolo.
La certificazione appena ottenuta non è un semplice timbro su un pezzo di carta. È il riconoscimento che questa moto rispetta gli standard più severi al mondo in fatto di sicurezza e qualità costruttiva. Non male per una startup indiana che fino a pochi anni fa esisteva solo sulla carta.
Il debutto europeo è previsto per EICMA 2024, dove Ultraviolette mostrerà la sua creatura al Padiglione 15. Sarà interessante vedere le facce dei visitatori quando si troveranno davanti questa moto che sembra uscita da un videogioco cyberpunk. Ma ancora più interessante sarà vedere la reazione dei grandi marchi tradizionali.
La sfida più grande per Ultraviolette non sarà solo tecnica. La vera montagna da scalare sarà convincere i motociclisti europei, storicamente legati a marchi con decenni di storia alle spalle, che il futuro può arrivare anche da una startup indiana. Ma se c’è una cosa che la storia della tecnologia ci ha insegnato è che le rivoluzioni spesso arrivano da dove meno te le aspetti.
La F77 MACH 2 potrebbe essere per le moto quello che Tesla è stata per le auto: non solo un nuovo prodotto, ma un cambio di paradigma. E se così fosse, tra qualche anno guarderemo a questo momento come all’inizio di una nuova era per le due ruote.
