Ricordate il famosissimo scooter conosciuto come Booster nel nostro paese? Se siete stati motociclisti prima di compiere la maggiore età probabilmente lo avete guidato e posseduto nei vostri anni migliori: adesso, l’idea geniale rende lo scooter famosissimo adatto a tenere il passo coi tempi.
Tra i motorini più iconici d’Italia – tra il Piaggio Liberty e la Lambretta di Innocenti – merita sicuramente uno posto d’onore: è l’MBK Booster, diffusissimo nel nostro paese tra i neopatentati ma anche in mezzo a qualche nostalgico degli anni novanta. La modifica proposta per il motorino è così incredibile che i centauri italiani non vedono l’ora di poterlo guidare ancora.
Icona dei novanta
In diversi paesi, gli hanno cambiato nome: in Italia lo conosciamo come MBK Booster dal nome dello stabilimento francese che per primo ha iniziato a distribuirlo anche oltre alpe ma in Giappone dove è nato preferiscono chiamarlo Yamaha BW. E che dire di americani e canadesi per cui sarà sempre lo Yamaha Zuma? Ognuno ha il suo modo per chiamare il classico Boosterino, lo scooter sogno di tutti i neopatentati del nostro paese.
La storia del modello il cui nome originale significa Big Wheels dalle dimensioni maggiorate degli pneumatici rispetto agli scooter dell’epoca inizia nel 1988 e non si è ancora conclusa dato che teoricamente la casa nipponica Yamaha continua a costruirlo in patria e ad importarlo in tutto il mondo.
Mancava solo questo
Il Booster è disponibile in una grandissima quantità di serie, allestimenti e chi più ne ha più ne metta. Tra i modelli particolari più famosi c’è sicuramente la versione con doppio fanale, particolarmente di successo negli Stati Uniti a giudicare da quello che si legge online. Lo scooter è disponibile in versione 50 per i giovanissimi, naturalmente, anche se è il 125 che ha richiamato più clienti tra gli adulti che continuano a comprarlo con regolarità, purtroppo non qui da noi dove il mezzo è ormai uscito di produzione da cinque anni.
Uno degli ultimi rinnovi della serie ha avuto luogo nel 2019, anno in cui dalle fabbriche Yamaha sarebbero usciti ben 72.000 Booster o BW se preferite che sono stati rapidamente venduti. Sapete quale versione del Booster non avete mai visto però? Quale il marchio non ha mai pensato – per ora almeno – di costruire in tutti questi anni? Continuate a leggere: sembra che finalmente, potremo portare questo scooter anche nelle città con le leggi più restrittive sull’inquinamento.
Una scossa leggendaria
In Francia qualcuno ha deciso che la serie europea del Booster non poteva morire così. Allo scooter serviva solo una bella “scossa” per restare al passo con i tempi, qualcosa che potesse rendere il mezzo appetibile anche alla nuova generazione che è sicuramente più attenta ed interessata a temi come la riduzione dell’inquinamento ambientale e il riscaldamento climatico.
Un’officina specializzata in conversioni e modifiche francese chiamata Go2Roues ha deciso di trasformare uno degli ultimi motorini costruiti in un modello completamente elettrico: la conversione che utilizza un pacco batterie da 3,6Kw è sicuramente molto allettante e presenta diversi vantaggi rispetto al motorino tradizionale tra cui un consumo di benzina nullo e un motore silenziosissimo che non disturberà nessuno nemmeno se tentate di sgasare.
Ai meccanici è bastato prendere il motore elettrico di uno scooter elettrico locale, il Rider 500W, e il resto è venuto da se con pneumatici allargati, una forcella rinforzata e via dicendo: niente male questa conversione considerando che in Italia da questa estate è finalmente possibile convertire un mezzo con motore tradizionale in elettrico in maniera totalmente legale. La conversione per il momento purtroppo non è ancora arrivata qui da noi ma aspettiamo fiduciosi che lo faccia…