Svolta epocale nel mondo dei motori: il propulsore senza terre rare sarà il futuro del settore. Lo inizieranno a montare già sulle auto in programma in questo periodo e nel prossimo decennio. Tutti i dettagli
La rivoluzione verso le zero emissioni procede a passo spedito? Ancora no, ma qualche segnale incoraggiante inizia ad intravedersi. Ed era pure ora, soprattutto all’indomani di un 2024 che è stato funesto e pesantissimo per i colossi dell’Automotive. Stellantis, Volkswagen e chi più ne ha, più ne metta: tutti hanno risentito dell’impatto elettrico, che ha innalzato i costi di produzione alle stelle, senza però avere grosso seguito sul mercato.
Dopotutto, il discorso resta sempre quello: nonostante l’Italia e l’Europa meridionale abbiano i parchi auto più obsoleti, inquinanti e datati del Vecchio Continente, il grande pubblico continua a snobbare l’elettrico. O quantomeno ad approcciarlo con estrema diffidenza. E dove i pregiudizi non arrivano, arrivano le complicanze oggettive di un prodotto ancora lontano dall’accessibilità e facilità d’uso delle controparti a motore termico.
Costi di acquisto elevati, manutenzione e assicurazione fuori concorso: sono solo alcuni degli ostacoli che comporta l’acquisto di un’auto elettrica, resa poco abbordabile dall’impatto economico e ambientale che le attuali tecnologie di produzione comportano. Occhio, però, alla svolta: il nuovo motore senza terre rare può cambiare tutto.
La svolta può partire da Renault, che nel 2012 iniziato a montare il motore elettrico senza magneti, a grosso dispendio economico per le terre rare (disprosio e neodimio) che surrogano il lavoro degli stessi (e canonici) magneti. Grazie all’ausilio di Valeo Power, la casa della Losanga ha quasi portato a termine il rivoluzionario motore. Si tratta di un propulsore 100% EV che non utilizza nessuna delle componenti prima citati.
Il risultato è un miglioramento di cavalli per cella batteria e di autonomia totale del motore. Il nuovo motore senza terre rare è una delle grandi promesse dell’Automotive, che è al lavoro su questa particolare tecnologia da anni. La prova del nove non è ancora arrivata, ma Renault e Valeo Power sono vicinissime al lancio ufficiale sul mercato.
La produzione in serie, stando a quanto riferisce L’Argus, dovrebbe partire nel prossimo anno, al massimo entro il 2027. Il primo modello a montarlo sembra essere il nuovo SUV della Losanga, in arrivo nei concessionari tra il 2027 ed il 2028. Renault lancia il guanto di sfida ai colossi cinesi ed europei: ispirerà anche la concorrenza?