La MotoGP fa discutere, con Marc Marquez che in Thailandia ha dominato anche grazie a un particolare sulla sua moto.
Quando si ha modo di avere a che fare con i fenomeni si nota come tutto ciò che sembra impossibile diventa quasi semplice e banale. Questo è ciò che è riuscito a far vedere a tutti Marc Marquez in occasione del proprio dominio assoluto in quel della Thailandia, vincendo prima la Sprint del sabato e poi la gara della domenica.
Lo spagnolo si è messo in mostra con un debutto che entrerà nella leggenda della Ducati, perché sono davvero pochi coloro che, pronti via, hanno imposto la loro Legge in modo così netto. Marquez dunque ha trovato il modo di elevare il livello della Rossa di Borgo Panigale, in un certo senso anche “giocando con i suoi rivali”, come ha detto Bagnaia al termine della gara.
Il fatto di essere rimasto per tanti giri alle spalle del fratello Alex era un modo per poter far rientrare la pressione delle gomme nei limiti previsti. Il risultato alla fine è stato raggiunto, con Marquez che alla fine ha avuto modo di volare verso un successo meritatissimo, ma intanto sorgono alcuni aspetti particolari.
Su motorsport.com vi è stato modo di entrare a conoscenza del fatto che il motore del 2025 non sia effettivamente lo stesso del 2024. Se ne era parlato moltissimo nelle ultime settimane, con lo stesso Tardozzi, Team Manager di Ducati, che aveva sottolineato come il telaio e il propulsore sarebbero rimasti gli stessi del 2024.
Sembra invece che ai nastri di partenza ci fossero due motori diversi. Da una parte i ducatisti ufficiali, dunque Marc Marquez e Pecco Bagnaia, e la VR46 di Fabio Di Giannantonio, mentre dall’altro lato l’altra VR46 di Franco Morbidelli, e le Gresini di Alex Marquez e Fermin Aldeguer. La casa emiliana ha confermato che il motore dei primi tre aveva delle piccole modifiche.
Le differenze però sono davvero minime, come evidenziato da Ducati e anche dalla gara. Il risultato di Alex Marquez è stato straordinario, tanto da chiudere sempre davanti a Bagnaia, e nel Team VR46 è stato Franco Morbidelli ad andare meglio. La Ducati sa bene di aver messo i piloti nelle migliori condizioni possibili e a prescindere dal motore hanno modo di guidare quella che è nettamente la moto migliore della MotoGP.