Vi sono storie che meritano di essere raccontate per la loro unicità. Non crederete al capolavoro nato in un sobborgo di Chicago e che sembra essere arrivata dallo spazio.
Le moto hanno un fascino particolare per la loro stessa conformazione di armonioso equilibrio sue due ruote. Nel corso del tempo sono state ideate delle motociclette che hanno, completamente, stravolto i paradigmi classici del mondo delle due ruote. Nel corso di alcuni lavori di ristrutturazione di un palazzo, a Chicago, venne ritrovata una motocicletta dietro un muro portante.
Il giovane che l’aveva nascosta aveva un piano. Aveva deciso di rubarla prima di partire per la Prima Guerra Mondiale. Dal fronte il ragazzo non è più tornato e quella moto era rimasta sepolta per quasi cinquant’anni dietro un muro portante di un edificio fatiscente di Chicago. Sul serbatoio appare la scritta Traub e non vi sono tante altre informazioni in merito ad un mezzo che sembra arrivare da un altro pianeta per la sua stravaganza.
La moto cambiò parecchi proprietari fino a trovare collocazione nel Wheels Through Time Museum, curato da Dale Walkner. Sebbene tanti esperti l’abbiano visionata nessuno era in grado di identificare il marchio impresso sul serbatoio. Online non c’è assolutamente nulla che richiami a una moto che appare essere artigianale e che fa presupporre la nascita di un mistero molto fitto che ha contribuito ad accrescere il fascino del mezzo. Motori, trovata la svolta: i tecnici giapponesi hanno fatto bingo.
Per tantissimi decenni nessuno è riuscito a comprendere come una motocicletta, nel 1917, potesse presentare soluzioni tecniche così all’avanguardia. Si trattava di una motocicletta anche piuttosto potente. Per i canoni dell’epoca rappresentava il non plus ultra. Di essa si sa, veramente, il minimo indispensabile anche perché sui libri di storia c’è solo un cittadino americano di origine tedesca con le iniziali GR Traub scomparso in quell’epoca.
Il cuore era un bicilindrico 1.278 cc, associato ad un cambio a tre marce a leva manuale con doppia folle, il freno posteriore azionato da una camma agente su doppia ganascia, il carburatore Schebler e una quantità di elementi fatti a mano di assoluto spessore. Poteva toccare i 134 Km/h e per impostazione era decine di anni avanti alla concorrenza.
Oggi è conservata in un museo dopo essere stata acquistata da un commerciante di biciclette, poi da Bud Ekins, controfigura di McQueen, e in seguito dal collezionista Richard Morris. Si tratta di una delle moto più misteriose di tutti i tempi. Date una occhiata al video in alto pubblicato dal canale YouTube Wheels Through Time.