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Il Governo “inguaia” nuovamente il Sud: la decisione è una mazzata per il Mezzogiorno

Duro colpo da dover digerire ancora una volta per il Sud Italia, con la durissima mazzata che rischia di complicare la mobilità.

La “Questione Meridionale” è una delle tematiche che da sempre merita la maggiore attenzione possibile, con l’obiettivo che deve essere quello di far andare l’Italia a doppia trazione. Che ci siano delle differenze tra Nord e Sud è evidente, sia da un punto di vista economico che, molto spesso, anche culturale.

Governo “inguaia” il Sud (Ansa – nextmoto.it)

Tanti piccoli dettagli che sono diversi, ma che fanno dell’Italia un posto meraviglioso e alla fine anche unito. Attualmente si sta cercando in tutti i modi di virare verso un mondo che possa sfruttare quanto più possibile la mobilità elettrica, ma non tutti sembrano ancora essere convinti sul fatto che questa sia la corretta direzione.

Il Governo però deve fare in modo che si possa implementare quanto più possibile il settore, il che comporta un aumento sensibile del numero di colonnine per poter effettuare la ricarica. Questo piano dunque è stato portato avanti, ma i dati evidenziano come ci sia una chiara e netta discrepanza tra le varie zone in Italia.

Ricarica elettrica in Italia: ecco la situazione

Il PNRR, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha stanziato la bellezza di ben 640 milioni di Euro per la costruzione di colonnine a ricarica rapida. Una cifra sicuramente molto importante, peccato però che per il momento ne siano stati spesi solo 96 milioni.

Colonnina elettrica per auto (Ansa – nextmoto.it)

Il progetto infatti prevede l’installazione di 18 mila colonnine a ricarica ultra rapida in tutto il Belpaese, anche se per il momento siamo davvero molto lontani da questa quota. Per ora infatti ci si stanzi solo sulle 3800 colonnine, numeri decisamente inadatti per poter pensare di arrivare in tempi rapidi a questa quota. La situazione si fece complicata già nel 2023, quando il bando del Ministero dell’Ambiente fu nulla, a seguito di limiti troppo stringenti.

Nel 2024 invece sono stati considerati validi i progetti di Lombardia e Trentino Alto-Adige, due delle Regioni dove l’elettrico è maggiormente presente. Nulla da fare invece per i bandi presentati in Calabria e Matera. Dunque si rimane solo con il 6% delle colonnine a ricarica ultra rapida, il che non è di certo di aiuto per il futuro dell’elettrico. Secondo Open, inoltre si starebbe anche valutando l’opzione di spendere il restante mezzo miliardo di Euro in altri settori. Una dura mazzata per questa mobilità che fa sempre più discutere ed è messa in forte dubbio.