KTM Momento molto complicato per una grande azienda, con il fallimento che ormai sembra essere a un passo, con i fan senza parole.
I cambiamenti che vi sono nel mondo delle moto stanno comportando al giorno d’oggi una serie di grosse problematiche per la maggior parte delle grandi aziende. Non è semplice infatti capire in quale direzione andrà il mercato, con la volontà di accentuare quanto più possibile la realtà delle moto elettriche che non sta ottenendo i risultati sperati.
Se le auto infatti non stanno vivendo un buon periodo, per quanto riguarda le versioni a impatto zero delle moto siamo di fronte a una vera Caporetto. Per questo motivo non è semplice rialzare la testa anche per colossi che hanno deciso di creare dei Gruppi tra marchi storici, con i risultati che non stanno ottenendo i numeri sperati.
Il caso più particolare è quello della KTM, con il colosso austriaco che ha puntato moltissimo sul motorsport in questi ultimi anni. Lo si vede dal duro lavoro che è portato avanti in MotoGP, con la scelta di portare Pedro Acosta tra i grandi e creare un Team satellite di altissimo livello come il Tech3 al posto della GasGas, con piloti come Bastianini e Vinales. Peccato però che il mercato non aiuti e i risultati al momento sono un disastro.
KTM rischia il fallimento? Cosa sta succedendo
Pierer Mobility vanta al proprio interno un numero considerevole di marchi di grande prestigio, partendo per prima cosa da KTM che è il faro del Gruppo. Non si devono però di certo dimenticare anche delle realtà di spicco come la Husqvarna, la MV Agusta o la GasGas, ma il rapporto tra le spese e i ricavi è sempre più nero.
Il primo semestre del 2024 aveva fatto segnare un preoccupante -27% delle vendite e stando a quanto giunge da dueruote.it, le cose non sembrano migliorare per nulla nel momento in cui si passa a questi altri mesi. In realtà bisogna però fare una distinzione importante, perché in realtà il vero problema sembra essere il mercato statunitense, con questo che sta creando non poche difficoltà alla KTM.
Infatti in Europa i dati cambiano, soprattutto in Italia dove vi è un 5% in più rispetto al periodo gennaio-settembre 2023. Questo però non può bastare e dunque Pierer Mobility ha deciso di ridurre le giacenze, con alcune moto che non saranno più prodotte. Il 2025 sarà dunque un anno al risparmio, con l’intento principale che sarà quello di ridurre quanto più possibile le spese e limitare i costi.