Il clone di Honda X-ADV conquista tutti: costo basso e dotazione top, che boom

Un nuovo scooter crossover insidia il primato di Honda X-ADV, unendo prestazioni e convenienza in un pacchetto sorprendentemente accattivante.

Quando Honda lanciò l’X-ADV nel 2017, creò una nuova categoria di veicoli a due ruote che nessuno sapeva di desiderare. Questo ibrido tra scooter e moto adventure conquistò rapidamente il mercato grazie alla sua versatilità unica: comodo come uno scooter in città, capace come una moto sulle strade extraurbane, con un look aggressivo che non passava inosservato. Le sue ruote di grande diametro, la posizione di guida rialzata e le sospensioni a lunga escursione lo rendevano adatto a affrontare anche percorsi sterrati leggeri, mentre il parabrezza regolabile e il vano sottosella capiente ne facevano un compagno ideale per i viaggi.

Clone Honda T-Max conquista tutti
Honda X-ADV (Honda) nextmoto.it

Ora, un nuovo player si prepara a sfidare il dominio di Honda in questo segmento, offrendo caratteristiche simili ma a un prezzo che potrebbe far tremare la concorrenza. Parliamo del SYM ADXTG 400, un modello che si affianca al suo “fratello minore” ADX 300.

Un crossover che non passa inosservato

 L’ADXTG 400 si distingue per un approccio più premium e sofisticato, che lo avvicina al celebre X-ADV di Honda, pur mantenendo un prezzo decisamente più abbordabile. Il design del SYM ADXTG 400 grida “avventura” da ogni angolazione.

Clone Honda T-Max conquista tutti
SYM ADX TG 400 (Press Media) nextmoto.it

Gli pneumatici semi-tassellati, i paramani e il manubrio tubolare suggeriscono immediatamente capacità fuoristradistiche, anche se, come spesso accade in questa categoria, sono più un vezzo estetico che una reale vocazione off-road. Ma è sotto la pelle che questo scooter rivela la sua vera natura.

La dotazione tecnica è impressionante: fari full LED, sistema keyless, presa USB-C e controllo di trazione sono solo l’inizio. Ciò che davvero colpisce è la ciclistica, che sembra presa in prestito da una moto di cilindrata superiore. Il telaio tubolare in acciaio con piastre in alluminio e il forcellone bibraccio in alluminio con sospensione multilink parlano il linguaggio delle due ruote più prestazionali.

Il motore è un monocilindrico da 399 cc capace di erogare 35 CV a 7.000 giri/min e 37 Nm a 5.500 giri/min. Ma la vera chicca è il sistema Hyper-VVS con valvole ad aspirazione variabile, che promette prestazioni brillanti a tutti i regimi. Non manca nemmeno un albero biassiale per ridurre le vibrazioni, dettaglio non da poco per il comfort di marcia.

La ciclistica non è da meno: forcella a steli rovesciati da 41 mm, ruote da 15″ e 14″ con pneumatici generosi, e un impianto frenante con dischi di grande diametro e pinza radiale all’anteriore. Il peso di 213 kg a secco potrebbe sembrare importante, ma in sella si rivela ben distribuito e gestibile. E il prezzo è altrettanto maneggevole, il che promette di farne un successo di mercato importante.

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