In pochi si sarebbero aspettati un ritorno di Andrea Iannone in questo stato di forma. I numeri non mentono mai
L’oblio sportivo trascorso degli anni passati sembra essere lontano da ciò che il pilota ci ha mostrato in questi ultimi tempi. In particolar modo, a creare stupore è stato il suo atteggiamento in sella alla Ducati, dove The Maniac ha dimostrato ancora una volta tutte le sue doti in pista.
In molti già sapevano quanto avrebbe potuto fare bene al suo ritorno in una competizione così importante com’è la Superbike, ma in pochi si sarebbero mai aspettati che Andrea Iannone potesse reagire in tal modo difronte a questa nuova sfida. Gli anni in cui i suoi fan hanno un po’ sofferto per le sue apparizioni in tv o sulle pagine di gossip sembrano essere ben lontani.
The Maniac è tornato più arrembante che mai e ora il guanto di sfida agli avversari è stato lanciato in maniera decisa. Di fatti, durante i test svolti sul circuito di Jerez, Iannone ha dimostrato tutta la potenza che la sua Ducati, una Panigale V4 R, è in grado di poter sprigionare. Già a fine ottobre del 2023 aveva messo alla prova questa spettacolare motocicletta, galvanizzato dal nuovo contratto appena firmato con il team Go Eleven.
L’inizio del campionato di Superbike 2024 è alle porte, dato che prenderà il via venerdì 23 febbraio, e già i risultati dei test di Jerez fanno parlare molto di ciò che dovremmo aspettarci da questa competizione. Fra i protagonisti assoluti, come Bautista, Razgatlioglu, Rea e Bulega, si può ben dire che ci sarà anche Andrea Iannone.
Pronti e via, il pilota di Vasto ha subito sorpreso tutti i partecipanti, ma anche se stesso, da come lascia intendere durante un’intervista rilasciata al canale ufficiale della Superbike. “A ottobre c’erano condizioni diverse, anche perché non guidavo più una moto da quattro anni”, ha affermato Iannone.
“Al momento, siamo partiti nel migliore dei modi, anche perché siamo molto vicini ai top rider e sono meravigliato di questo risultato”, ha poi detto il ducatista. Di certo, parliamo solamente di test, ma quei soli due decimi dal secondo miglior tempo svolto a Jerez da Lowes, con l’1’39.664 di Iannone, fa sorridere i tifosi del pilota italiano e anche il suo team. Anche lui sembra andarci con i piedi di piombo, ma chiudendo l’intervista con un barlume di speranza: “A volte, certi automatismi non li recuperi mai più ma, forse, non ho perso poi così tanto”.