I nuovi scooter perfetti per l’autostrada: anche il prezzo è da 10 e lode

Una rivoluzione per gli scooter: questi modelli ora possono accedere ad autostrade e tangenziali. Ecco le novità più interessanti!

Ti sei mai chiesto quando sarebbe arrivato il momento di vedere anche gli scooter più compatti dominare le strade veloci? Fino a poco tempo fa, l’idea di utilizzare un due ruote di piccola cilindrata in autostrada era un miraggio. Tuttavia, l’evoluzione tecnologica e normativa sta finalmente riscrivendo le regole del gioco. Comfort, praticità ed efficienza sono oggi caratteristiche alla portata di chi cerca una soluzione moderna per la mobilità.

scooter elettrico in autostrada e tangenziale
Scooter elettrico, quale scegliere per viaggiare in autostrada (Nextmoto)

 

In un’epoca in cui la sostenibilità e la praticità si fondono, è evidente che i veicoli a due ruote stiano vivendo una rivoluzione. Scooter dalle dimensioni compatte e prezzi accessibili si stanno trasformando in opzioni più che valide anche per percorsi extraurbani. La possibilità di accedere ad autostrade e tangenziali non è solo un sogno per i pendolari: grazie alla recente modifica del Codice della Strada, tutto ciò è finalmente realtà.

Scooter elettrici, un cambio epocale nel Codice della Strada

La novità normativa introduce un dettaglio che potrebbe passare inosservato, ma che in realtà rappresenta una svolta storica per il settore. Scooter con cilindrata pari o superiore a 125 cc o equivalenti elettrici con almeno 6 kW di potenza possono ora accedere ad autostrade e tangenziali. È una conquista che va oltre la semplice questione tecnica: si tratta di un cambiamento che rivoluziona il modo in cui i due ruote vengono percepiti.

Questa innovazione apre la strada a una nuova generazione di veicoli pensati non solo per la città, ma anche per viaggi a medio raggio. Modelli che combinano efficienza energetica, sicurezza e accessibilità economica sono pronti a prendersi il loro posto tra le alternative più interessanti per chi cerca un mezzo agile ma robusto. Tra questi, alcune proposte si distinguono per design futuristico, prestazioni affidabili e, soprattutto, prezzi competitivi.

scooter elettrico in autostrada e tangenziale
BMW CE 02, tra modelli più interessanti di scooter elettrici da scegliere per viaggiare in autostrada (Nextmoto – BMW Motorrad)

 

Tra le opzioni più promettenti, spiccano scooter elettrici e a combustione che stanno riscrivendo le regole della mobilità. Ecco una panoramica dei modelli più attesi e apprezzati:

  • BMW CE 02: Pensato per chi cerca uno stile unico e innovativo, questo scooter elettrico offre potenza da vendere e un’estetica che cattura l’attenzione. È ideale per chi vuole distinguersi senza rinunciare alla praticità.
  • Honda Cuv e: Conosciuta per la sua affidabilità, Honda presenta una soluzione compatta ma performante. Questo modello garantisce sicurezza anche a velocità più sostenute, rendendolo perfetto per l’uso autostradale.
  • Horwin EK1: Dal look moderno e dalle dimensioni contenute, è una scelta eccellente per chi vuole un veicolo green senza spendere una fortuna. La sua potenza di 6 kW lo rende pienamente conforme alle nuove normative.
  • Rieju Nuuk 6kW: Robustezza e prestazioni caratterizzano questo scooter elettrico, pensato per affrontare con disinvoltura anche le strade più impegnative.
  • Silence S01: Tra i più apprezzati per autonomia e tecnologia, questo modello è l’ideale per chi cerca un mix di innovazione e risparmio.

Un futuro di opportunità per gli scooter

Il nuovo scenario che si delinea grazie al cambiamento legislativo è solo l’inizio. Gli scooter che soddisfano i requisiti per l’accesso alle autostrade rappresentano il punto di incontro tra versatilità urbana e mobilità extraurbana. Questi modelli permettono di affrontare percorsi più lunghi senza il compromesso tipico dei mezzi esclusivamente cittadini.

L’integrazione di tecnologie all’avanguardia, come batterie a lunga durata e sistemi di assistenza alla guida, rende questi scooter non solo pratici, ma anche incredibilmente sicuri. I costi di gestione contenuti e la crescente rete di infrastrutture per la ricarica elettrica completano un quadro già molto interessante.

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