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MotoGP

Honda RC211V MotoGP, una leggenda intramontabile nel segno di Valentino Rossi

Valentino Rossi dovrà essere sempre grato alla Honda e viceversa perché insieme composero un binomio irrefrenabile in top class.

La storia della classe regina è fatta di tanti capitoli gloriosi, molti dei quali legati alla Honda. Nel 2000 gli organizzatori del Motomondiale decisero di rivoluzionare tutto con il passaggio dalle moto 500 2T alle 4 tempi 990 cm3. La fine di un’era per i puristi che avevano apprezzato le gesta di Doohan in HRC, ma anche l’inizio di una nuova era nel segno di Valentino Rossi.

Honda, l’eredità di Valentino Rossi (Ansa) Nextmoto.it

Per rendere più spettacolare la massima classe del Motomondiale e attirare nuovi produttori, la Dorna deciso di puntare su motori più prestazionali e puliti. Sul piano delle emissioni era un passo in avanti, ma dietro c’era una strategia di marketing che fece le fortune dei marchi giapponesi e in seguito anche di Ducati. La casa di Tokyo pensionò la gloriosa NSR500, dopo 10 titoli mondiali piloti conquistati dal suo esordio in pista nel 1984 sino alla sua ultima stagione nel 2002, pertanto a vincere l’ultimo storico campionato con le moto 500 fu Valentino Rossi nel 2001.

L’ingegnere Heijiro Yoshimura, esperto tecnico della Honda, iniziò a mettere le mani sulla moderna concezione di MotoGP nel 1998. Nel team c’erano altri due grandi talenti, ovvero il motorista Noboru Yamashita e il telaista Yuzuru Ishikawa. Per continuare a vincere occorreva creare una moto agile e più facile da guidare. Il motore 5 cilindri con un angolo di 75,5 gradi e una disposizione sfalsata che limitava le vibrazioni consentì alla moto di superare i 200 CV di potenza, una soglia mai toccata in precedenza dalla Honda.

Honda, la nascita di un mito

Il nuovo regolamento MotoGP impose un peso minimo a secco di 145 kg per tutte le moto. Il progetto Honda, rispetto alla concorrenza, fu vincente perché c’era stata una completa riprogettazione. Il nome RC211V univa la sigla “RC”, classica di tutte le moto da competizione Honda a 4 tempi, al numero “211” che specificava il primo modello del 21° secolo, e la lettera “V” che metteva in primo piano la configurazione a V dei cilindri. A testarla furono straordinari campioni come Valentino Rossi e Mick Doohan.

Valentino Rossi dovrà essere sempre grato alla Honda (Ansa) Nextmoto.it

Il centauro di Tavullia portò la moto sul tetto del mondo. Alla sua prima annata in pista la RC211V, grazie al talento del Dottore, conquistò 11 delle 16 tappe del campionato. Marc Marquez proverà ad emulare il Dottore. Rossi conquistò anche il titolo 2003, prima di passare ai rivali della Yamaha e scrivere una pagina indelebile del motociclismo. La Honda tornò a vincere con Nicky Hayden, elevandosi a punto di riferimento della categoria per soluzioni tecnologie e una potenza che non si era mai vista prima in pista.