La casa di Tokyo è costretta a correre ai ripari per fronteggiare lo strapotere tecnico della Ducati. Ecco l’ultima soluzione brevettata.
La casa di Borgo Panigale, grazie alle idee geniale dell’ing. Dall’Igna, ha fatto il vuoto in pista. La Rossa si è aggiudicata 4 titoli costruttori di fila in top class, consentendo a Pecco Bagnaia di sfatare il tabù Stoner che andava avanti dal 2015. Il centauro australiano aveva vinto in sella ad una Desmosedici molto diversa, quando ancora non c’era il comando della proprietà Audi.
La casa dei Quattro anelli ha permesso al brand emiliano di fare dei netti passi in avanti in termini di tecnologie. Sono arrivati tecnici che hanno avuto modo di rivoluzionare il concetto stesso di moto stradale. Dopo anni di intenso lavoro e di investimenti la Ducati ha iniziato a raccogliere i frutti anche nella categoria delle moto derivate di serie. Il brand, infatti, ha partorito un know-how che sembra ad oggi ineguagliabile dalla concorrenza, sebbene si chiami Honda.
Il brand dell’ala dorata ha già stupito in passato e vorrebbe tornare a fare la voce grossa. I risultati ottenuti anche in Formula 1 sono la testimonianza della capacità di credere nell’impossibile. I motori Honda sembravano non all’altezza della massima categoria del Motorsport, ma col tempo sono riusciti a raggiungere dei primati impensabili. Va ricordato che dietro l’evoluzione aerodinamica del mezzo c’è quel genio di Adrian Newey che ha reso la Red Bull Racing il punto di riferimento in pista in due diverse epoche.
La Honda, nel mondo delle due ruote, sta provando a colmare il gap aerodinamico rispetto alla Ducati con un nuovo approccio. Naturalmente i risultati hanno spinto i vertici giapponesi a stravolgere il DNA storico. Non è mancato un serrato corteggiamento a Luigi Dall’Igna, punta di diamante dell’organigramma tecnico della casa di Borgo Panigale. Il veneto ha scelto di proseguire la sua carriera professionale in Emilia, ma sarà rimasto, piacevolmente, colpito dalle offerte partite da Tokyo.
Honda, nuove soluzioni tecniche
Se la Ducati con le alette, l’abbassatore anteriore e il cucchiaio ha trasformato il suo bolide di punta in una scheggia agile anche nei tratti misti, la Honda sta elaborando delle soluzioni tecniche che potrebbero avere una forte incidenza sul mercato delle stradali. Da sempre al top, in termini di fatturato, la casa nipponica sta soffrendo la mancanza di soluzioni innovative in termini di telaio, rimanendo ancorata a dei concetti oramai superati.
L’esperienza in pista, con i riconoscimenti in MotoGP, Superbike e anche in Supersport, ha consentito a Ducati di accumulare dati e nuove soluzioni. Hanno cannibalizzato le prime posizioni da anni. Gli ingegneri della Honda avrebbero pensato di adottare delle alette esterne sulla carena per un’aerodinamica più efficiente. L’intera zona frontale del cupolino della moto andrebbe ridisegnata, avendo un nuovo coefficiente aerodinamico che garantirà una minore resistenza all’avanzamento.
In questo modo, per mezzo di alcune prese d’aria apribili ad alte velocità, la nuova Honda dovrebbe avere una sezione alare innovativa all’interno del condotto. I primi disegni sono stati concepiti sulla CBR1000 RR-R Fireblade, ma determinate soluzioni avrebbero un impatto anche lato Motorsport. L’innovazione ricorda la proposta dell’F-Duct dell’Aprilia in MotoGP. Con una maggiore deportanza e un miglior confort del pilota l’idea dovrebbe permettere anche una migliore maneggevolezza della moto.