Mentre si continua a vociferare dell’addio di Marquez alla Honda, è partito il toto nome del sostituto. Ecco chi è il favorito.
Il 2023 doveva essere l’anno della rinascita di Marquez e della lenta risalita della Honda, ma almeno per il momento la magia non si è avverata. Lo spagnolo è caduto rovinosamente fratturandosi la mano destra nel GP di apertura a Portimao ed è stato costretto a dare forfait nei successivi tre appuntamenti, rientrando solamente in Francia, gara che ha concluso con un’altra caduta senza conseguenze.
Inevitabilmente lo spagnolo non potrà ambire, almeno in questa stagione, a raggiungere Valentino Rossi a quota nove titoli, e nemmeno la HRC sarà in grado di infastidire la Ducati per la coppa costruttori, essendo penultima con 73 punti contro i 174 del team italiano.
Dal canto suo, più volte nei mesi scorsi il #93 si è detto pronto a lasciare la squadra che lo ha reso una leggenda della MotoGP, se questa non dovesse essere capace di progredire e di fornirgli una moto all’altezza delle sue ambizioni.
Dunque, qualora tale proposito dovesse concretizzarsi a fine annata, chi potrà prendere il suo posto? Diversi i candidati interessanti, ma uno su tutti sembra il favorito in quanto già legato al marchio.
Marquez via da Honda, chi lo sostituirà?
Stiamo parlando di Alex Rins approdato nel team satellite di Lucio Cecchinello, dopo l’addio improvviso al motomondiale e alla classe regina da parte di Suzuki. Dopo la vittoria a Austin, il pilota spagnolo è reduce da due zeri ed è soltanto decimo della classifica piloti.
Intervistato da Speedweek su questo difficile periodo di militanza nella scuderia di Hamamatsu, il 27enne non ha nascosto le cose che non stanno funzionando a dovere. “Quando ero nella mia vecchia equipe c’era molta più attenzione da parte dei media. Inoltre quando arrivavano delle novità, degli aggiornamenti li provavo subito. Adesso invece lo sviluppo è suddiviso tra tutti i membri della Casa“, si è sfogato confessando di aver fatto pressione per avere delle evoluzioni.
“All’inizio ho avvertito una mancanza di fiducia da parte del team, adesso invece, l’appoggio è cresciuto e vengo maggiormente coinvolto nei test“, ha riconosciuto criticando però l’utilizzo di soli tre telai, a suo avviso non sufficienti.
Tra l’altro, in occasione degli appuntamenti di Argentina e Texas il rider di Barcellona ha usato lo chassis di Marquez, assente per i motivi che abbiamo già illustrato, non rimanendone affatto impressionato. E neppure sembra averlo convinto l’approdo alla Repsol di un altro ex Suzuki come lui, il capo tecnico Ken Kawauchi. “Il suo arrivo non ha cambiato nulla. Alla fine ci si può solo scambiare esperienze, consigli e informazioni“, ha aggiunto lievemente rassegnato.
Per concludere il fatidico interrogativo sul suo futuro che resta un’incognita. “Il 2023 è stato un po’ un cambio vita, in una realtà indipendente. Domani non so cosa succederà, sono concentrato sul presente. In tutta onestà non ci sto nemmeno pensando. Ad ogni modo non sono ossessionato dall’idea di passare ad una scuderia factory”, ha chiosato ipotizzando per sé una corona con i colori di un team satellite.
