Il confronto tra Honda e Yamaha è sempre vivo. Ecco quali sono gli scooter che stanno facendo scornare le due Case.
Gli amanti degli scooter hanno pane per i loro denti quando si tratta di due marchi importanti come Honda e Yamaha. Il primo continua a riscuotere grande successo con l’X-ADV e il secondo con il T-Max. Entrambi sono bicilindrici apprezzati per la loro affidabilità e l’alto livello tecnologico.
A rendere particolarmente attraente il modello della Casa del Diapason è il suo essere stato un antesignano del segmento maxi scooter, quando nel 2001 non era stata adottata l’iniezione e vi era un unico disco freno posto all’anteriore. Da allora il restyling è stato costante e ciò lo ha portato a dominare la classifica delle vendite. Per quanto concerne il rivale realizzato ad Hamamatsu, il lancio è avvenuto nel 2017 e oggi è il più venduto in Italia.
Honda vs Yamaha, la battaglia dei maxi scooter
Sotto il profilo estetico sono molto differenti tra di loro. Quello Yamaha, nonostante la suddetta evoluzione, non si è snaturato, al contrario ha mantenuto il proprio carattere sportivo e al contempo elegante, con dettagli molto curati e un aspetto all’avanguardia. Fornito di parabrezza regolabile elettricamente, sfoggia manopole e selle risaldabili, oltre ad un display TFT da 7 pollici.
Interessante che al contrario, l’esemplare Honda sia stato disegnato in Italia. Dalle linee minimal e spigolose non manca di finiture accurate. Il manubrio, ampio, è in alluminio, gli strumenti TFT sono da 5 pollici e i cerchi a raggi, con l’opzione di pedane extra per la guida in piedi.
Ciò che avvicina i due scooter è la capacità di carico sottosella, ovvero 22 litri.
Le diversità si notano parimenti sul fronte motore. Il TMax è caratterizzato da un due cilindri da 562 cc con distribuzione bialbero, quattro valvole e la capacità di sprigionare fino 47 cv a 7.500 giri al minuto, e una coppia di 55,7 Nm. Questi numeri fanno sì che possa essere utilizzato anche da chi possiede la patente A2. La trasmissione è automatica e consente di gestire la risposta del gas a seconda delle necessità.
L’X-ADV ha invece otto valvole e si avvicina maggiormente al concetto di moto. La cilindrata è di 745 cc, con cambio automatico a doppia frizione DCT a sei marce e ben cinque modalità di guida. Un unicum per questo genere di due ruote. La potenza è di 58,6 cv e la coppia 69 Nm.
Sotto il profilo dei consumi quest’ultimo è più conveniente dato che sul ciclo medio riesce a percorrere 27,8 km con un litro, contro i 20,8 km del competitor, inoltre è meno inquinante considerati gli 85 g di CO2 al km contro i 112 g di Yamaha.
Dal lato ciclistica il TMax è dotato di un telaio a doppia trave in alluminio con propulsore montato in un modo che le masse siano centralizzate, mentre lo chassis dell’X-ADV è a diamante in tubi d’acciaio. Il primo è più comodo per l’altezza da terra, tuttavia entrambi sono poco maneggevoli per chi è basso di statura. Complessivamente il modello di Iwata è più adatto agli spostamenti in città per le dimensioni più ridotte.