La Honda ha vinto con Marc Marquez sei titoli costruttori in sette anni prima dell’infortunio di Jerez de la Frontera 2020. Secondo Cecchinello la casa di Tokyo ha fatto uno sbaglio madornale.
Marc Marquez, ai tempi della Honda, è stato criticato per aver accentrato, interamente, l’HRC ai suoi voleri. Era scontato che un campione del mondo avrebbe voluto pieni poteri nello sviluppo del mezzo nella sua direzione. I risultati in pista parlavano, chiaramente, di un indirizzo netto ma decisivo. Lo spagnolo ha conquistato vittorie e mondiali a raffica, prima del tonfo che gli ha cambiato la carriera.
La Honda pendeva dalle labbra del campione di Cervera. Nel 2020 era arrivato in squadra anche suo fratello minore di Alex. Con il ritiro di Daniel Pedrosa, però, la casa di Tokyo perse uno straordinario collaudatore che, da qualche tempo, sta facendo le fortune della KTM. Che la RC213V funzionasse solo nelle mani di Marc Marquez lo si comprese, in modo lampante, nel 2019. Jorge Lorenzo, infatti, non riuscì mai a lottare per le posizioni nobili della classifica. Infortuni a parte, il maiorchino fu triturato da Marc.
Il team satellite LCR ha sempre seguito a ruota l’andamento dell’HRC. Una volta smarrito il faro di Cervera tutti i piloti della casa di Tokyo sono finiti in clamorose difficoltà tecniche. I tecnici hanno atteso che il numero 93 si riprendesse ma le continue riabilitazioni a seguito delle operazioni chirurgiche alla spalla destra, oltre al riaffiorare della diplopia, portarono i tecnici a creare da zero una nuova moto che potesse diventare più guidabile anche da tutti gli altri centauri del brand dell’ala dorata.
Il boss del team satellite della Honda conosce, perfettamente, le dinamiche della casa madre. Lucio Cecchinello ha parlato sul canale YouTube di Misterhelmet delle difficoltà sorte dopo l’infortunio di Marc. Nel 2021 il centauro di Cervera ottenne 3 vittorie, tuttavia la Honda prese la decisione di rivoluzionare un concetto che era stato vincente.
“Il problema è che tutti i piloti si sono lamentati della mancanza di grip al posteriore, e se freni un po’ forte è più facile perdere l’anteriore – ha raccontato Cecchinello – Marc è sempre riuscito a gestire al limite dell’anteriore, anche a volte con il gomito. Honda lo ha riconosciuto e ha iniziato a lavorarci su e devo dire che poi c’è stato un grande cambiamento alla fine del 2020 quando hanno portato una moto completamente diversa per il 2021“. A quel punto è sprofondata al fondo della classifica costruttori e Marc ha deciso di stracciare il contratto con un anno di anticipo per passare alla Ducati del piccolo Team Gresini Racing.