La Honda CBR 600F è un gradito ritorno. La media della casa alata con velleità sportivo/turistiche proposta per il 2011 è l’epilogo (momentaneo) di una “saga” iniziata nel lontano 1987. La CBR ha sempre rappresentato, salvo gli ultimi anni, la moto sportiva alla portata di tutti. Con l’eccessiva specializzazione oggi richiesta alle seicento, la Honda ha dovuto smettere i “panni” della casa che fa le moto “facili” per impepare la sua CBR600RR.
Così facendo la concezione originale di versatilità che aveva contraddistinto la prima CBR è stata abbandonata. Tuttavia, poiché la forbice tra le “medie” turistiche e quelle sportive si è ulteriormente allargata, per il 2011 Honda ha pensato bene di ripresentare la versione comoda della gamma CBR. Il risultato ci pare davvero riuscito oltre che piacevole e originale nelle linee.
Il link estetico con il resto della gamma c’è! Meno con la versione RR. La versione F (che in casa Honda contraddistingue i modelli con alti livelli di confort per pilota e passeggero) deriva, infatti, dal modello Hornet dal quale prende la ciclistica e il motore. Va bene così. Giudicandola dal vivo sembra compatta, comoda e vocata all’uso promiscuo passeggiata/pista.
Il motore è il 4 cilindri in linea da 599 cc, con iniezione elettronica, raffreddamento a liquido e potenza superiore ai cento cavalli distribuiti lungo tutto l’arco della coppia. Come per gli altri modelli la Honda CBR F è proposta anche con il sistema ABS opzional. La sella è alta 800mm ed è larga e funzionale al trasporto del passeggero. La linea rimane slanciata e “vicina” alle seicento supersport alle quali si ispira parzialmente.
L’intento del centro Ricerca&Sviluppo era quello di creare un design che rimanesse attraente nel lungo periodo. Al posto del gruppo ottico sdoppiato tipico delle moderne supersport, la nuova CBR600F adotta una soluzione singola con lenti blu per le luci di posizione. Le linee del faro fluiscono verso il cupolino conferendo alla parte anteriore un look originale ed elegante.
Sotto il cupolino della CBR600F la strumentazione digitale è completa di contachilometri totale e dei parziali, di un accurato indicatore multisegmento del livello carburante e dell’orologio digitale. Per assecondare la vocazione multiuso di questo modello, la nuova seicento è dotata anche di un indicatore commutabile dal “Trip A” per le informazioni relative all’efficienza dei consumi, con dati sul consumo medio e istantaneo.
Le opzioni cromatiche sono: Pearl Cool White/Hyper Red che evoca la tradizione Honda nelle competizioni mondiali con la combinazione elegante dei colori rosso e blu; il Pearl Cool White/Moody Blue Metallic che propone una diversa combinazione degli stessi colori; il Pearl Nightstar Black/Matt Cynos Grey Metallic che miscela invece il nero e il grigio creando combinazioni lucido/opache.