Non sono soltanto le case cinesi a copiare le moto occidentali, anzi! Non pensate di ridurre tutto per stereotipi, guardate chi ha preso “irritazione” da una famosissima eccellenza italiana per produrre un mezzo di scarsissimo successo. Quando saprete quale casa produttrice lo ha costruito, non vorrete crederci.
Costruire un mezzo di successo significa essere invidiati, temuti e in un certo senso anche apprezzati implicitamente dalle rivali sul mercato che non riescono a proporre qualcosa di diverso e altrettanto attraente per i potenziali clienti. Lo sa bene la casa italiana che ha subito un plagio mica da poco da una storica ditta americana. Incredibile ma vero, le foto non mentono mica.
In Italia, siamo molto bravi a costruire veicoli con prezzi popolari: non lo diciamo per vantarci, parlano i fatti, quanti milioni di Fiat 500 sono state vendute negli anni? E soprattutto, quanto è famoso uno scooter come il Piaggio Vespa ormai in produzione da circa settant’anni in tutto il mondo? Inutile dire che mezzi così popolari diventano il bersaglio perfetto per il plagio di altre case meno fantasiose.
Recentemente all’aeroporto di Linate sono state scoperte una serie di Vespe “piratate” da una casa cinese non specificata, punita severamente dalle autorità italiane che hanno sequestrato il lotto. Ma non tutti i marchi sono così sfrontati da agire in questo modo, oh no! Abbiamo scoperto nostro malgrado e in modo incredibilmente casuale che anche un’azienda che non ha certo bisogno di plagiare qualcun altro…lo ha fatto con la nostra Vespa e non solo.
In questa storia, ci sono due cose incredibili: la prima è che a plagiare la Vespa sia stata una casa storica, nata proprio agli albori del mondo del motociclismo e soprattutto famosa in tutto il mondo, forse anche più della Piaggio in senso assoluto soprattutto grazie al grande e piccolo schermo. La seconda è scoprire che la casa in questione, famosa per ben altre motociclette, ha davvero prodotto uno scooter.
Prendete un bel respiro. Harley-Davidson ha costruito uno scooter identico in tutto e per tutto alla Piaggio Vespa e parzialmente anche ad un’altra famosissima motoretta italiana di quel periodo, la Innocenti Lambretta. Si, lo sappiamo, sembra una cosa assurda ma quando vedrete la foto, smetterete di ridere ed inizierete a versare lacrime amare. Ma come siamo arrivati a questo e perchè mai un marchio leggendario ha avuto bisogno di fare una cosa così strana?
Il motorino di cui parliamo si chiama Harley-Davidson Topper ed è stato costruito nella prima metà degli anni sessanta dalla famosissima casa, conosciuta per i suoi chopper potentissimi più che per gli scooter. Il mezzo anche se non viene dichiarato dal marchio su nessun canale ufficiale è palesemente ispirato al motorino italiano: guardatelo bene.
Equipaggiato con un piccolo motore a due tempi, lo scooter raggiunse il suo momento di massima popolarità quando si venne a sapere che il re Elvis Presley aveva comprato un esemplare del motorino. Da lì in poi, la parabola fu discendente perchè il Topper risultò poco affidabile – specie il propulsore che si surriscaldava molto facilmente – e non tanto popolare tra gli americani al punto che ne vennero venduti appena 6.000 esemplari.
Karma? Può darsi. Ma il Topper ha qualcosa in più della Vespa ovvero il valore sul mercato. Rispetto alla motoretta italiana prodotta in milioni di esemplari infatti, la rarità di questo motorino lo rende un piccolo culto per gli appassionati di motori e c’è da scommettere che in caso di asta, un mezzo simile non andrebbe via a poco. Rimane lo sconcerto italiano nello scoprire che anche oltre oceano, la Vespa ha avuto così tanto appeal da scomodare un colosso come Harley per produrre una sua palese copia.