Il mondo delle due ruote sta seguendo una curva diversa rispetto all’industria delle automobili. In Harley Davidson sono vicini ad una scelta epocale.
Il marchio di Milwaukee è noto in tutto il mondo per il sound dei motori irriproducibile dalla concorrenza. Private del tratto di forza più celebre, persino Harley spettacolari sul piano del design non avrebbero il medesimo impatto sul mercato.
Sulla base di questo assunto, sebbene non vi sia ancora nulla di ufficiale, pare che i vertici dell’H.D. abbiano deciso di frenare il comparto elettrico, privilegiando lo sviluppo di nuovi mezzi termici. Il progetto LiveWire non ha avuto un impatto positivo, mandando in crisi i cultori del marchio di Milwaukee. In tanti si erano rivoltati davanti alla soluzione green della prima muscol bike dell’Harley.
In termini, puramente, estetici la sportività trasudava da tutti i pori. Tra le novità full electric degli ultimi anni il modello realizzato negli Stati Uniti aveva un tocco in più. La tradizione, fatto salvo il sistema 100% elettrico del propulsore, era stata rispettata. Se parliamo di brand iconici come Harley, però, non si può rinunciare al rombo che, da sempre, ha incarnato i principi di potenza e libertà dei modelli top. Non a caso in Cina stanno copiando le H.D. migliori.
Harley Davidson, passo indietro sull’elettrico
Nel primo trimestre 2024 la casa di Milwaukee ha maturato perdite operative per 29 milioni di dollari, che si sommano alle perdite di 125 milioni di dollari del 2023 e alle perdite di 85 milioni di dollari nel 2022. Numeri negativi, riportati anche dai colleghi di Moto.it, che hanno fatto riflettere il management per una scelta epocale sull’elettrico. La Casa americana ha deciso di rallentare perché le vendite del modello elettrico sono stati ridicole.
Soli 660 esemplari nel 2023 e 117 in questi primi mesi del 2024. LiveWire S2 ha stupito per dimensioni e prezzo, ma in ogni caso le moto elettriche vengono viste come moto inutili dalla maggior parte dei centauri. In sella ad una Harley ci si vuole divertire ad ogni sgasata e nonostante i tanti incentivi, a livello internazionale, i mezzi elettrici non decollano.
I puristi non sono disposti a scendere a compromessi. Il futuro dell’H.D. continuerà nella direzione di una produzione termica di qualità. Vedremo ben presto gli esiti nel settore del lusso delle quattro ruote, con Ferrari pronta a lanciare la prima supercar alla spina. Il flop potrebbe essere meno clamoroso, ma a dispetto di quello che si sente in politica le EV non tirano.