La Harley Davidson è un mito straordinario negli USA, ma c’è un particolare che non tutti avevano preso in considerazione.
Quando si pensa al mondo dei motori americano, probabilmente il primo marchio che balza subito nella testa degli appassionati è quello della Harley Davidson. Un mito che non ha davvero confini e che ha saputo imporsi a livello internazionale come un simbolo di libertà e di fratellanza.
Dunque non si vuole limitare solo il proprio concetto a una semplice moto, ma il marchio ha dimostrato di saper alzare sempre di più l’asticella. La Harley Davidson a Milwaukee è un simbolo ed è un vanto della città, con lo stile possente delle sue moto che rappresentano pienamente il concetto motoristico statunitense.
Quello che però non tutti sanno è che non si tratta di una moto che si può definire totalmente e al 100% americana. Ci sono infatti diverse componenti che giungono da tutto il mondo e forse anche per questo la Harley ha avuto modo di migliorarsi sempre di più nel corso degli anni e diventare così un marchio così tanto amato.
Per definire un marchio nazionale, ciò che conta è che la sede legale sia all’interno di determinati confini ed è un bene che la produzione e l’assemblaggio avvenga, in questo caso, negli USA. La Harley Davidson da questo punto di vista non sgarra, con i motori, il suo mitico bicilindrico, che sono realizzati proprio a Milwaukee.
Anche l’assemblaggio delle varie componenti avviene negli USA, ma ci sono alcune componenti che provengono da altre nazioni. Tutto ciò è indubbiamente un merito, considerando infatti come ciò abbia permesso di migliorare sempre di più la Harley, prendendo il meglio da tutto il mondo, e ciò lo si evince molto bene da ciò che riporta cbsnews.com.
Ci sono anche un po’ di parti italiane tra quelle che compongono la Harley, infatti molte due ruote di Milwaukee presentano al proprio interno freni e frizione del Belpaese. Il Giappone è però la nazione dalla quale attingono maggiormente nel Wisconsin, considerando infatti come gran parti delle sospensioni derivino dal Sol Levante. Anche le varie componenti elettriche, come già lo si vedeva nella Sportster XLS del 1983, sono di derivazione Hitachi, mentre i freni sono Nissin. Anche la Harley Davidson ha saputo importare il meglio dal mondo, ma il telaio e il motore sono sempre stati un proprio punto di forza tutto USA.