Duro colpo per la Harley Davidson, con il colosso a stelle e strisce che rischia così di essere affossata nel modo più incredibile.
Riuscire a superare due guerre mondiali e varie crisi economiche, soprattutto quella del 1929, non era di certo semplice. Non è un caso che solo la Harley Davidson e la Indian sono state in grado di passare questi anni bui, ma solo a Milwaukee non si è mai dovuto fare i conti con l’onta del fallimento e della rinascita.

Molto dipende anche dal fatto che la Harley Davidson rappresenta un mito assoluto per tutti gli appassionati, con il suo stile e il modo di vivere la moto da parte dei biker che va ben oltre al semplice fatto di essere un mezzo di trasporto. Essere harleysti dunque è una filosofia di vita a tutti gli effetti e solo chi ne è parte integrante riesce pienamente a capirlo.
La Harley Davidson dunque ha saputo crescere sempre di più nel corso degli anni, ma ora si trova in una condizione che è davvero inattesa e inaspettata. I clienti infatti dovranno mettere mano ancora di più al portafoglio, con la casa americana che già di per sé è un marchio molto caro, perché dall’Europa stanno per giungere dei dazi che alzeranno il prezzo di vendita.
Dazi anche per le Harley: quando potranno partire?
Ormai siamo di fronte a una vera e propria guerra commerciale e lo dimostra il fatto che gli USA abbiano deciso di imporre dazi al 25% per i prodotti che giungono dall’Europa, soprattutto per quanto riguarda acciaio e alluminio. Questo comporterà così una nuova azione da parte dell’UE, ovvero quella di reintrodurre le misure di controbilanciamento sospese nel 2018 e nel 2020.

Dunque l’UE ha già deciso che si ritornerà a questa vecchia forma di dazi a partire dall’1 aprile 2025, ma si estenderanno ancora di più, infatti saranno imposti su molti prodotti, tra cui anche le Harley Davidson. Si tratterebbe di un durissimo colpo per gli appassionati, con le importazioni di Harley Davidson da Milwaukee che sarebbero così sempre più problematiche.
L’Europa intanto si dice però pronta a trovare una soluzione il prima possibile con il Governo statunitense, in modo tale da poter evitare questa manovra. Il dialogo e la negoziazione sono alla base dei Paesi democratici, dunque la speranza è che non si debba continuare questa illogica guerra dei dazi che sta danneggiando tutti quanti.