È partita la guerra tra i collezionisti, con un’asta che è diventata decisamente folle. Il motivo? Perché in palio ci sono due moto da sogno.
Il mondo delle moto non smette di regalare gioie e sorprese. Alcune moto da sogno, in questo senso, sono finite all’asta e in tanti sono già a tutti gli effetti impazziti! Tanto che la stessa asta è diventata in pochissimo tempo letteralmente folle. Ecco di quali modelli si tratta e cosa sta succedendo.
L’universo due ruote non smette di regalare gioie e sorprese. In questo senso è degno di nota il fatto che sul mercato siano state messe all’asta delle moto incredibili. Il tutto sta avvenendo online e non stupisce che già in tanti stanno cercando di accaparrarsele, tanto che alcune cifre stanno raggiungendo picchi assurdi.
Gli appassionati non vogliono infatti lasciarsi sfuggire l’occasione di riempire il proprio garage di pezzi unici e in tantissimi non sono perciò rimasti fermi dinanzi all’opportunità data online da ‘Catawiki e Deus Ex Machina’ di nuovo insieme! Per la seconda volta, infatti, le due aziende stanno collaborando per un’incredibile asta con moto pazzesche.
In vista dell’estate e con il boom di vendite registrato lo scorso agosto (del +60%), Catawiki ha voluto dar vita a un evento che sta già riscuotendo un enorme successo. E l’ha voluto fare ponendosi come tramite per la vendita delle moto costruite a mano con componenti personalizzati di Deus Ex Machina. L’asta è iniziata ufficialmente venerdì 22 marzo alle ore 20:00 e comprende in tutto ben 18 modelli moto.
Come Deus ci sarà la Deus Fuoristrada, la Deus Checkmate, la Deus Double Mate, la Deus Milano Street Tracker, la Deus x Cake, la Deus 600, la Deus Vivaldi Tracker e la Deus Amsterdam MK II. Ma non è certamente finita qui, visto che appunto i modelli a disposizione sono ben 18!
Come moto vintage si può infatti fare un’offerta per: SWM 125 del 1978; Yamaha 465 del 1981; Hercules 125 del 1971; Kawasaki Mach III 500 del 1973; KTM GS 350 del 1987; Bultaco Astro 360 del 1976; Greeves 175 del 1972; Ducati 851 Monoposto I serie del 1989; KTM 450 EXC del 2003; Kawasaki KLR 600 del 1986. Insomma, c’è decisamente l’imbarazzo della scelta e i collezionisti lo sanno dato che già in poche ore si sono mossi in blocco.