Gigi Dall’Igna ha parlato della Honda. Le dichiarazioni dell’ingegnere Ducati sulla situazione del team nipponico
La Ducati sta facendo quello che in passato riusciva alla Honda. La casa di Borgo Panigale, vincitore degli ultimi tre campionati costruttori, sta dominando la scena con un giovane campione del mondo, come Francesco Bagnaia. Quest’ultimo ha centrato 4 vittorie nel Mondiale in corso, oltre a due trionfi nelle Sprint Race.
Il torinese è, meritatamente, al primo posto della graduatoria, riuscendo a sfruttare al massimo le capacità tecniche della Desmosedici GP23. In pista ci sono ben otto Ducati, ma a tirar fuori il massimo potenziale da due anni a questa parte è sempre l’allievo di Valentino Rossi.
In Honda, invece, si respira ben altra atmosfera con la crisi profondissima di Marc Marquez. Il pilota spagnolo avrebbe dovuto fare la differenza in questa stagione, dopo tre annate critiche sul piano fisico. A seguito dell’incidente di Jerez de la Frontera del 2020 la carriera del trentenne è stata totalmente stravolta. Dopo ben quattro operazioni alla spalla destra e i casi di divisione doppia (diplopia), il campione iberico avrebbe voluto lottare per la conquista del nono titolo iridato, eguagliando così Valentino Rossi.
Non ha avuto in dote una motocicletta competitiva, bensì una instabile RC213V, stravolta dai tecnici giapponesi per essere maggiormente guidabile anche da tutti gli altri centauri del team. In passato il bolide era costruito ad immagine e somiglianza del campione in carica, ciò non è avvenuto per quanto riguarda la stagione in corso.
Nonostante i richiami dell’otto volte campione del mondo nei test pre stagionali, il risultato finale non è stato all’altezza della fama della casa di Tokyo. La Honda ha concluso all’ultimo posto della classifica costruttori nel 2022, alle spalle anche della dimissionaria Suzuki e rischia il medesimo risultato anche nel 2023.
Gigi Dall’Igna, le dichiarazioni sulla Honda
La Ducati ha raggiunto risultati straordinari dopo un lunghissimo lavoro di innovazioni, cominciato nel 2013. Oggi la Desmosedici è la moto perfetta e quella che tutti i centauri della classe regina vorrebbero guidare. Non è stato facile raggiungere un tale livello di tecnologie, ma adesso il vantaggio sulla concorrenza sembra incolmabile.
Le case europee hanno fatto dei progressi enormi rispetto a quelle giapponesi. Il metodo di lavoro è differente e conseguentemente anche l’ambiente ne risente. Marc Marquez si è lamentato di non essere ascoltato o comunque non si è sentito valorizzato come avviene per tutti i ducatisti che hanno il privilegio di correre sul miglior mezzo tecnico del novero.
Gran parte del merito va riconosciuto al gruppo di tecnici guidato dall’ingegnere Gigi Dall’Igna il quale, a proposito dei guai riscontrati alla Honda in questo inizio di stagione per i quali la Dorna è disposta a esporsi con le Conessioni, ha dichiarato: “È giusto aiutare le squadre in difficoltà, ma va bene farlo in modo equo. Si deve trovare un compromesso affinché tutti possano lottare per le posizioni di vertice ma è chiaro che il migliore deve sempre prevalere. Questo è lo sport.”
Parole importanti, dunque, quelle rilasciate da Dall’Igna a Marca. Una presa di posizione chiara nei confronti di coloro che, con una vena polemica, avevano ridefinito la MotoGP una Ducati Cup.