Quello che i tifosi della Juve forse non sanno: il legame inaspettato dell’Avvocato Gianni Agnelli con l’Inter
Quando si pensa a Gianni Agnelli, è quasi impossibile non associarlo alla Juventus. L’Avvocato era molto più di un semplice tifoso: il suo nome è legato indissolubilmente alla storia del club, che sotto la guida della famiglia Agnelli ha vissuto alcuni dei suoi momenti più gloriosi. Eppure, dietro l’immagine pubblica, si nasconde un aneddoto che lascia senza fiato, una curiosità che getta nuova luce su uno dei personaggi più iconici del panorama italiano.
Ma cosa accadrebbe se una delle sue scelte più sorprendenti avesse un inaspettato legame con l’Inter? No, non si parla di simpatie calcistiche né di tradimenti sportivi, ma di qualcosa che va oltre il rettangolo di gioco. Un indizio? Agnelli era noto per il suo amore per le automobili, e tra le sue numerose vetture si cela un segreto che ha a che fare proprio con i colori nerazzurri.
L’Avvocato non era solo un collezionista di auto, ma un esteta e un innovatore. Ogni vettura che entrava nella sua collezione aveva una storia particolare, un significato che andava oltre il semplice possesso. Tra tutte, però, ce n’è una che ha destato particolare attenzione per la scelta stilistica audace, quasi provocatoria. Un’auto che, in modo sottile ma deciso, strizza l’occhio alla squadra di Milano.
Nel 1952, Agnelli ordinò una Ferrari 212 Inter con una livrea che fece discutere. La vettura, realizzata su misura, presentava una combinazione cromatica insolita per una Ferrari: blu notte con dettagli argentati, un chiaro richiamo ai colori dell’Inter. Una scelta audace, che per molti rappresentò un omaggio alla città di Milano e alla sua squadra simbolo.
La Ferrari 212 Inter non era solo un capolavoro estetico, ma un mix perfetto di potenza e raffinatezza. Equipaggiata con un motore V12 progettato da Gioachino Colombo, l’auto poteva sprigionare una potenza straordinaria per l’epoca, rendendola non solo bella da vedere, ma anche estremamente performante. Tuttavia, ciò che la rendeva davvero speciale era la sua capacità di raccontare una storia unica, intrecciando il mondo dell’automobilismo con quello del calcio.
Agnelli, pur essendo un fervente sostenitore della Juventus, amava spiazzare e stupire con le sue scelte. La 212 Inter, non fu solo un’auto, ma un manifesto di stile e di indipendenza intellettuale. L’Avvocato era un uomo che sapeva guardare oltre le apparenze e non si lasciava vincolare dai confini di appartenenza sportiva.
La vettura attirò immediatamente l’attenzione degli appassionati e della stampa dell’epoca. Non era comune vedere una Ferrari con una livrea così distante dal rosso corsa, il colore iconico del Cavallino Rampante. Ma Agnelli sapeva che l’arte, in ogni sua forma, aveva il potere di superare barriere e pregiudizi. La scelta dei colori nerazzurri, infatti, può essere letta anche come un omaggio all’eleganza milanese, città che rappresentava uno dei fulcri del design e della moda internazionale.
La Ferrari 212 Inter non fu l’unico gioiello automobilistico posseduto da Gianni Agnelli. L’Avvocato aveva una collezione di vetture incredibile, che spaziava dalle auto d’epoca a modelli di altissima tecnologia. Ogni macchina raccontava un pezzo della sua vita e della sua personalità, ma la 212 Inter rimane uno degli esempi più particolari della sua capacità di rompere gli schemi.
Questa storia sottolinea ancora una volta come Agnelli fosse un uomo complesso e poliedrico, capace di sorprendere anche quando si trattava di passioni più “leggere” come il calcio o le automobili. La Ferrari 212 Inter è un simbolo di questa sua attitudine, un’auto che incarna una visione senza confini, dove lo sport e il design si intrecciano in modo sublime.
Il legame tra Agnelli e la Juventus rimane indiscutibile, ma l’esistenza di un’auto con il nome “Inter” aggiunge una sfumatura interessante alla figura dell’Avvocato. È curioso pensare come un semplice dettaglio, come la scelta dei colori di una vettura, possa raccontare così tanto di un uomo e del suo modo di vedere il mondo.