Arriva il via libera da Renault ed è subito terremoto nell’automotive. I due colossi potrebbero presto fondersi.
E’ una situazione che si ripete da anni e, probabilmente, il futuro dell’industria delle due e delle quattro ruote continuerà ad essere questo anche in futuro. Per reggere il peso della concorrenza sempre più marchi si alleano dando vita a gruppi come Stellantis o Volkswagen. Ebbene, nelle ultime ore ha cominciato a farsi strada un’altra voce che riguarda una nuova fusione, quella tra due big asiatici. Se andasse in porto sarebbe la svolta per una delle due parti coinvolte.
La crisi dell’automotive sta mordendo ovunque tranne che in Cina. Lo stesso Giappone sta arrancando e diverse sue aziende sono sull’orlo di chiudere stabilimenti e licenziare personale. In attesa che l’affaire in questione si concretizzi, Renault, terza incomoda, ha dato il via libera, sostenendo di non avere alcuna preoccupazione al riguardo, anzi di essere ben felice di accogliere qualcuno pronto ad aiutare economicamente un marchio suo alleato.
Nissan e Honda si uniscono, l’obiettivo è diventare il terzo gruppo globale
Nissan infatti, sta vivendo un periodo buio e unendo le proprie forze a quelle del gigante Honda potrebbe finalmente rialzarsi. Per scoprire se sarà davvero holding o meno, l’attesa dovrebbe essere molto breve. già lunedì 23 dicembre potrebbe arrivare la firma, almeno stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore. Nei piani ci sarebbe anche quello dell’assorbimento di Mitsubishi Motors, di cui appunto Nissan è già principale azionista detenendo il 24% delle quote.
Il progetto è sicuramente di quelli ambiziosi in quanto dalla fusione, se completa anche della Casa di Minato, nascerebbe un super gruppo capace di sfornare 8,5 milioni di veicoli ogni 12 mesi. Numeri decisamente importanti che porterebbero il Gruppo a collocarsi alle spalle di Toyota e Volkswagen. Va precisato che nel colloquio si sarebbe inserita una terza azienda, parliamo della Foxconn di Taiwan, che, però sarebbe stata immediatamente esclusa.
Ovviamente dare vita ad un programma del genere è tutt’altro che semplice. Per prima cosa andranno stabilite le reciproche percentuali di controllo e in secondo luogo integrate le rispettive catene produttive e le piattaforme tecnologiche. La volontà di base è quella di contrastare lo strapotere cinese per quanto concerne la realizzazione delle automobili elettriche, così come per l’approvvigionamento delle batterie di cui in Paese del Dragone è assoluto riferimento.
Sul fronte della Losanga, stando a quanto riferito dagli analisti di Ubs, dovrebbe vendere parte delle sue azioni Nissan proprio a Honda.