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MotoGP

Furia totale in MotoGP, la stella non si trattiene: che sfogo

A margine della sua comparsata al Festival di Goodwood, un ex campione della MotoGP è tornato ad attaccare pesantemente la classe regina.

La MotoGP sta sempre più prendendo una strada pericolosa. E non solo per il fatto che queste moto sono sempre più veloci, ma soprattutto sempre più tecnologiche. Aumentano di giorno in giorno i piloti che si lamentano nella classe regina del livello di esasperazione che hanno raggiunto le case a livello di aerodinamica, con ali e mini alettoni che spuntano in ogni parte della carena. E il problema ora è rimanere in scia all’avversario e riuscire a fare sorpassi normali. A incidere infatti adesso sono proprio questi particolari, che rendono più complicato stare dietro ad altre moto, con la conseguenza che passare è più difficile.

Una fase di gara della MotoGP (ANSA) – nextmoto.it

Al momento però sembra che nulla possa cambiare. Solo dal 2027 la MotoGP passerà a un nuovo regolamento tecnico, che resterà invariato fino al 2031. La DORNA ha deciso che entro questa stagione si dovrà arrivare a una decisione definitiva ma sembra avere già le idee abbastanza chiare. L’unica cosa chiara è che le squadre dovranno utilizzare carburante sintetico al 100% per alimentare le loro moto.

Di sicuro quello che sta emergendo in questi ultimi mesi è che non sarà facile prendere una decisione. Ma il CEO della DORNA Carmelo Ezpeleta ha detto chiaramente che le moto attuali sono troppo veloci e che la politica del contenimento dei costi sarà perseguita rigorosamente. Molto probabilmente però le “alette” rimarranno, anche se sarà posto un freno allo sviluppo dei pacchetti aerodinamici per evitare costi troppo elevati dei team in galleria del vento. C’è però chi è da sempre contrario a tutta questa “modernità” ed è un ex campione della MotoGP.

MotoGP, un campione torna all’attacco

Da sempre aerodinamica esasperata ma soprattutto elettronica sono state messe nel mirino da chi ha fatto della guida intuitiva e senza compromessi il suo cavallo di battaglia. Parliamo di Casey Stoner, due volte campione del mondo con Ducati e Honda, ritiratosi anzitempo al termine della stagione 2012. E che negli ultimi anni non ha perso occasione per dire la sua sull’evoluzione della MotoGP e chiedere a gran voce un intervento, soprattutto degli ex campioni della classe regina, per migliorare la situazione di un campionato che rischia di perdere sempre più appeal.

Al Festival di Goodwood, dove è sceso in pista con la Ducati che ha portato al trionfo nel 2007, è entrato di nuovo a gamba tesa nei confronti della MotoGP. E stavolta non ha usato mezzi termini: “Bisogna mettere fine a tutte le str****te: niente ali, niente holeshot, niente controllo anti-impennata, controllo di trazione ridotto al minimo“. Insomma tecnologia ridotta all’osso per ritrovare spettacolo e competitività maggiore tra le scuderie per l’australiano.

L’ex campione MotoGP Casey Stoner (ANSA) – nextmoto.it

La passione per la moto per Stoner c’è sempre, ma ha ammesso che la MotoGP lo sta sempre di più annoiando. Infatti ha confessato che guarda le gare solo quando gli capita, visto lo spettacolo in pista. E per questo bisognerebbe fare un passo indietro. Per questo, nonostante ami le corse, ha lanciato un appello: “Abbiamo più elettronica della F1 e non va bene. Ora tutti tendono a copiarsi e così si rischia di perdere la propria identità“.