Arriva un’altra rivoluzione nel mondo delle moto: riguarda la frizione, dalla Cina l’idea che potrebbe cambiare tutto.
Il mercato delle moto continua a subire dei cambiamenti molto importanti con il passare degli anni. Le implementazioni tecnologiche rappresentano un punto di forza che per quelli che sono i modelli usciti negli ultimi anni ed, ovviamente, anche per quelli che saranno i prossimi prodotti sui quali le case di produzione punteranno per il futuro. La tecnologia continua a fare dei passi da gigante, ed anche sotto il punto di vista costruttivo le idee non mancano. Dalla Cina, proprio in queste settimane, pare stia emergendo un nuovo brevetto riguardante la frizione ed il suo funzionamento.
Dovesse trovare concretezza, stiamo parlando di uno sviluppo che andrebbe a cambiare sensibilmente la struttura costruttiva di diverse modo. Si potrebbe aiutare i costruttori, insomma, a portare sul mercato dei prodotti validi ma al tempo stesso sviluppati con l’aiuto dell’elettronica, aspetto che nel mondo dei motori sta prendendo sempre più centro nelle idee di ricerca e sviluppo.
Ma di cosa stiamo parlando? L’azienda cinese QJ Motor starebbe brevettando un sistema di frizione ad razionamento elettronico. Un qualcosa di non cosi innovativo, visto che in passato qualcosa del genere era stato proposto anche dal mercato giapponese, ma adesso pare i tempi sia maturi per una svolta definitiva.
L’idea di frizione automatizzata, va detto, è comparsa già qualche anno fa. La YCC-S della Yamaha FJR1300AE nel 2005, ad esempio, sfruttava una frizione completamente automatizzata con un cambio elettronico. Poi sono arrivate le frizioni centrifughe SCS di MV Agusta basate sul sistema Rekluse. Sistemi che hanno ovviamente catturato l’attenzione, e che adesso potrebbero vedere uno sviluppo ulteriore proprio grazie a QJ Motor.
Se è vero che nelle moto con cambio meccanico siamo abituati a frizioni con comandi che vengono spinti attraverso un cavo d’acciaio o un sistema idraulico, con questo nuovo sistema si andrebbe verso una direzione ben diversa: in sostanza si vuole rendere il collegamento pienamente elettronico, andando ad ispirarsi ad un sistema come quello dell’acceleratore “ride by wire”.
Il tutto, ovviamente, andrebbe anche a rendere più semplice il lavoro dei costruttori: con questo tipo di sistema, infatti, si andrebbe ad eliminare l’installazione di un cavo della frizione o un sistema idraulico.
Certo, resterebbe l’azionamento manuale da parte del pilota, andando comunque ad utilizzare la leva per inserire o scalare la marcia. Il cambiamento radicale, infatti, si avrà nel sistema di input, che in questo caso sarebbe gestito a livello elettronico.