Il temuto rincaro per moto e scooter è stato definitivamente scongiurato dal governo: sospiro di sollievo per tutti.
Il mercato di moto e scooter in Italia continua a far registrare numeri importanti. Anche in questo 2024 le vendite dei veicoli a due ruote sono state molto positive, a dimostrazione di come gli italiani continuino ad avere una grande passione per questi mezzi. Proprio in queste ore è arrivata una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo a tutti i proprietari di moto: l’aumento previsto non ci sarà più. Ma di cosa si tratta esattamente?
Nei giorni scorsi era trapelato l’aumento delle multe per il prossimo anno dovuto all’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie che si basa sulla variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Stando all’ultim’ora pare che questo aumento, almeno per il momento, sia stato scongiurato.
Nell’ultima versione del Decreto Milleproroghe, approvato in Consiglio dei Ministri, è stato infatti aggiunto un comma che riguarda proprio questo aspetto. Per farla breve l’aumento previsto per il 2025 è stato spostato al 1 gennaio 2026. L’adeguamento delle multe stradali non dipende ovviamente dall’introduzione del nuovo Codice della Strada. Si tratta infatti di un rincaro che avviene ogni due anni come previsto dall’articolo 195 comma 3 del Codice della Strada.
Il governo ha deciso: niente più rincari per le multe
Al momento questo adeguamento è fermo dal 2022 perché nella Legge di Bilancio del 2023 si decise di rinviarlo a causa della situazione post-pandemia e delle conseguenti difficoltà economiche. Per farla breve, ancora oggi le multe stradali sono allo stesso livello del 2020. L’adeguamento doveva arrivare il 1 gennaio 2025 ma ora l’intervento governativo lo fa slittare di un altro anno. La scelta dell’esecutivo guidato dal premier Giorgia Meloni è stata accolta molto favorevolmente dall’Unione Nazionale Consumatori (UNC): tuttavia l’associazione ritiene che non sia ancora sufficiente.
Per l’UNC, infatti, l’aumento non deve essere soltanto rinviato: bisogna arrivare a una definitiva cancellazione dell’adeguamento. “Il rincaro delle multe non si deve sospendere ma annullare – fa sapere l’Unione Nazionale Consumatori – Perlomeno si specifichi che nel 2026 scatterà solo l’aggiornamento biennale relativo al 2024 e al 2025, azzerando tutti i precedenti adeguamenti sospesi e facendo ripartire un nuovo conteggio“.
Secondo l’UNC, infatti, il rischio è di ritrovarsi in un colpo solo con un incremento di ben 5 anni che si rivelerebbe una vera e propria stangata, già oggi pari al 17,7%: “Vorrebbe dire, ad esempio, che per il divieto di sosta si passerebbe da 42 a 49 euro“.