Anche la FIAT Panda d’ora in poi costerà di più. Notizia sconvolgente che fa arrabbiare tutti i potenziali clienti.
Uno dei cavalli di battaglia della superutilitaria torinese è da sempre stato il prezzo. Ora, però, anch’esso è destinato a salire vertiginosamente e ciò non può che far scontenti tutti i potenziali clienti che avevano deciso di acquistare una FIAT Panda. Le dinamiche odierne di mercato stanno mettendo a dura prova le tasche dei consumatori e nel mezzo non poteva che finirci anche il settore automobilistico.

Per quanto riguarda l’aumento dei prezzi, la FIAT Panda non sarà l’unica automobile che dovrà affrontare questo problema. Secondo alcune stime, la versione ibrida potrebbe arrivare a costare fino a ben 1.595 euro in più. Eppure, altre auto molto richieste sul mercato, come ad esempio la Toyota Yaris, potrebbero costare addirittura 2.900 euro in più.
Di estimatori la FIAT Panda ne ha eccome, specie nel nostro Paese, dove anche nel 2024 è riuscita a essere l’auto più venduta con ben 99.871 immatricolazioni. Era riuscita a superare quelle della Dacia Sandero di circa 40 mila unità, numeri da capogiro che potrebbero diminuire in vista dei forti rincari. Cerchiamo, però, di capire il perché di questi aumenti nel settore dell’automotive e quanto essi potranno pesare nelle economie domestiche degli italiani.
Aumentano i prezzi della FIAT Panda, ecco il motivo
L’economia italiana, secondo i dati riportati da Confindustria, è in rallentamento e l’industria è in forte crisi. L’export è debole e l’Eurozona è fiacca; in più, ci sono troppi ostacoli strutturali che rallentano la crescita. Tornare ai livelli di inflazione media del 2020, con un -0,2, sembra complicato, visto il picco dell’8,1% del 2022 dovuto agli effetti della pandemia. A febbraio 2025 sono aumentati fino all’1,70% rispetto all’1,50% di gennaio 2025, ben lontani dai giorni più cupi ma ancora un po’ preoccupanti. I prezzi aumentano, anche quelli delle auto ma ciò, in particolar modo, sta avvenendo per una motivazione ben precisa.

Si tratta dei nuovi dazi voluti dal governo statunitense di Trump, arrivati al 25%, i quali interesseranno sia le auto che le componenti importate dal Messico e dal Canada. Il settore automobilistico globale, quindi, sta già tremando, vista la difficoltà che molti cittadini hanno nell’acquistare una nuova auto (specie in Italia, come abbiamo visto).
Il rincaro medio per ogni auto nuova potrebbe aggirarsi dai 2.500 ai 3.000 euro, colpo davvero pesante per tutti i consumatori, specie per via dei prezzi sui listini già in aumento da tempo. Anche la filiera della componentistica soffrirà particolarmente i dazi e prodotti essenziali (fra i quali gli airbag, i freni, gli pneumatici e i sedili) subiranno degli aumenti.
L’innalzamento dei costi dovuti all’esportazione verso gli States andranno, quindi, scaricati in parte sugli acquisti dei consumatori. Il prezzo medio delle auto in Italia è già salito da tempo, dai 21.000 euro del 2019 ai 30.000 euro del 2024, e ulteriori rincari potrebbero portare problematiche molto serie al settore.