Ridurre i costi in questo periodo di crisi è indispensabile.
Con questa teoria è d’ accordo anche Fausto Gresini, uno degli attori più importanti della MotoGP ora alle prese con la MotoGP 2009 che si già delinea come un Campionato all’ insegna della crisi.
Pochi arzigogoli, poche libertà, poche favole soprattutto.
La MotoGP del 2009 parte da una condizione di crisi economica che si sta ripercuotendo brutalmente sul futuro prossimo delle competizioni a due ruote.
Investimenti ridotti, dunque, ricerca limitata e pochi dollari da spendere per il superfluo, il MotoMondiale del prossimo anno sarà “parco”.
Lo ha detto Jorge Lorenzo, lo ha confermato Valentino Rossi, lo ribadisce adesso l’ italiano Fausto Gresini che, in un’ intervista al giornale spagnolo El Mundo Deportivo, ha dato la sua ricetta per il salvataggio in angolo della MotoGP: “E’ impensabile sperare che la crisi non ci tocchi, dobbiamo invece provare ad anticiparci, riducendo i costi del 30%”
Il manager tricolore prova a ipotizzare le manovre utili per uscire da questa crisi a testa alta e senza troppe importanti perdite.
L’ addio della Honda alla Formula 1 suona come qualcosa di tragico all’ interno dei paddock delle due e delle quattro ruote e la paura di dover ricorrere alla stessa decisione della squadra nipponica è il miglior deterrente per spese sconsiderate da parte dei team.
“E’ praticamente ovvio che avremo problemi se non affrontiamo il problema. – continua Fausto Gresini – Se la Formula 1 deve riparare i suoi presupposti, noi dobbiamo fare la stessa cosa. Dobbiamo parlare ed affrontare la situazione con realismo. Bisogna tagliare i costi di almeno un terzo, e faro adesso, immediatamente. Quando le moto saranno ormai fuori dal box, in pista, non ci sarà più tempo per farlo“.
Essere incredibilmente attaccati al contesto.
Una cosa che la MotoGP saprà fare?
Foto da www.motogp.com
