Per le vecchie generazioni era un must, oggi questa azione è passata un po’ di moda, anche perché se la si compie si rischia molto.
I lettori un po’ più nostalgici si ricorderanno quando in gioventù ogni momento libero era buono per recarsi nel box di casa o nell’officina di un amico meccanico per smanettare sulla propria auto o ancora di più sulla moto o sullo scooter, così da personalizzarla e magari renderla più potente.
Adesso, quel divertimento interessa meno alle nuove generazioni, anche perché l’acquisizione della patente non appena raggiunta la maggiore età è scesa di parecchio nella graduatoria delle loro priorità. Se prima era considerato un primo passo verso l’indipendenza, oggi è visto come un semplice plus.
Truccare il motorino o in generale il proprio motociclo è stata un’azione molto comune in passato, forse perché non vi erano grossi controlli da parte delle forze dell’ordine, oppure perché le stesse erano disposte a chiudere un occhio o due davanti ai ragazzini che sfrecciavano a tutto gas.
Oggi al contrario, sebbene non sia più una pratica diffusa, la produzione, la fabbricazione o la messa in commercio di un mezzo a motore modificato porta ad una sanzione amministrativa che può oscillare da 1062 a 4250 euro. Un vero e proprio salasso, a cui si somma la confisca dello stesso. Tra l’altro la multa in questo caso va pagata per intero, poiché a differenze della maggior parte delle violazioni, non beneficia dello sconto stabilito dalla legge del 30% se si paga entro cinque giorni dalla notifica.
Moto/Scooter truccato: le altre fattispecie di sanzioni
Cosa succede invece a chi si mette alla guida di un motociclo alterato, senza però essere intervenuto in prima persona? Anche lui verrà multato per un range che va da 413 a 1656 euro. In questo caso se si provvede a pagare nell’immediato si può godere dell’agevolazione del 30%, mentre dalla confisca di scena al fermo amministrativo per una durata di sessanta giorni.
Lo stesso importo e la medesima regola vale se il conducente è minorenne. Qui saranno i genitori a risponderne. Se poi si superano i 50 cc, che sono il limite dopo cui per mettersi alla guida occorre essere in possesso della patente A1, mamma e papà dovranno tirare fuori 5000 euro, con il fermo amministrativo per 90 giorni.
Non si scherza neppure per quanto riguarda l’assicurazione, in quanto in caso di incidente la compagnia di riferimento potrebbe far valere il diritto di rivalsa, ovvero chiedere indietro il denaro del risarcimento, a meno che nel contratto non vi sia la clausola di rinuncia. Questo vale anche per una ragione pratica. Aumentare la cilindrata significa trasformare un ciclomotore in un motoveicolo e per questo ci sono delle polizze diverse rispetto a quelle valide per il cinquantino.
Le norme dunque sull’alterazione dei modelli originali di moto e scooter sono molto stringenti. Lo stesso, del resto, vale per le Auto. Chi modifica il proprio veicolo, anche in questo caso, va incontro a sanzioni che partono dai 422 euro con il contestuale ritiro del libretto di circolazione.