La famiglia Agnelli investe in un’idea che unisce passato e futuro, partendo da Torino per rivoluzionare il mondo del lavoro con tecnologia all’avanguardia.
L’Italia ha una grande tradizione di innovatori e imprenditori visionari. Oggi, una nuova generazione sta portando avanti questo patrimonio, combinando l’eredità industriale del passato con le tecnologie più moderne. È il caso di una startup che, nata dall’intuizione di un giovane torinese, sta rapidamente conquistando il mercato grazie anche al sostegno di un nome illustre dell’industria italiana.
La storia di questa startup è un affascinante viaggio che parte dalle radici operaie di Torino per arrivare ai vertici dell’innovazione tecnologica globale. Il tutto, con la partecipazione della più nota dinastia industriale italiana: la famiglia Agnelli. È una giovane azienda sta crescendo rapidamente, pronta a far parlare di sé in tutto il mondo.
Da figlio di operaio a imprenditore di successo: la storia di Marco Ogliengo
Marco Ogliengo, 37 anni, è il volto dietro a Jet HR, una startup che in appena un anno ha raggiunto una valutazione di un milione di euro. Il suo percorso professionale è emblematico di come le nuove generazioni stiano trasformando il tessuto imprenditoriale italiano.
Figlio di un dipendente Fiat, Ogliengo ha lasciato Torino per formarsi nelle migliori università internazionali, dalla Bocconi alla Fudan University di Shanghai. Dopo esperienze in McKinsey e nel settore del lusso in Asia, è tornato in Italia nel 2015 per fondare ProntoPro, ceduta poi con successo.
La svolta è arrivata due anni fa con la fondazione di Jet HR insieme al socio Francesco Scalambrino. L’obiettivo? Semplificare drasticamente la gestione delle risorse umane attraverso l’automazione dei processi burocratici, dalla gestione delle buste paga ai rapporti con la pubblica amministrazione.
L’idea ha subito attirato l’attenzione di Exor Ventures, il ramo investimenti della holding guidata da John Elkann. Un cerchio che si chiude, con il nipote dell’Avvocato Agnelli che investe nel progetto del figlio di un ex dipendente Fiat. Ma non solo: altri nomi illustri dell’imprenditoria italiana hanno creduto nel progetto, da Alberto Dalmasso di Satispay a Diego Piacentini, ex top manager di Apple e Amazon.
In soli 10 mesi, Jet HR ha raggiunto risultati sorprendenti: 200 clienti tra società quotate, PMI e startup tech, 10 milioni di euro di stipendi gestiti mensilmente e un fatturato ricorrente annuo di 1 milione di euro. Numeri che la collocano tra il 10% delle società software a più rapida crescita al mondo.
L’obiettivo ora è ambizioso: raddoppiare la base clienti nel secondo semestre e puntare a diventare il prossimo “unicorno” italiano dopo Satispay. Una sfida che Ogliengo e il suo team affrontano con l’entusiasmo di una startup e la solidità di chi ha alle spalle il sostegno di nomi illustri dell’industria e della finanza. È un progetto di successo economico, ma soprattutto una storia umana e generazionale che restituisce fiducia nel futuro del Bel Paese.