Duro colpo per il mondo dei motori, con il fallimento che è ormai alle porte e con i dipendenti sempre più in bilico.
Siamo in un periodo di certo non semplice e molto complicato per quanto riguarda le auto e le moto, con i cambiamenti odierni che stanno portando a una mobilità molto elettrica. I problemi però non mancano di certo, considerando infatti come la maggior parte delle persone al momento non sembra di certo essere intenzionata a dare fiducia a queste due ruote.
Sono diverse le motivazioni, ma per prima cosa vi è il fatto che sono dei modelli che non garantiscono ancora le prestazioni richieste dai clienti. Inoltre il biker ha la necessità di sentire il rombo dei motori, per questo motivo l’elettrico è spesso considerato come una scelta secondaria, con questo che ne sta limitando le vendite.
La maggior parte dei colossi sta puntando moltissimo in questo ambito, pur non riuscendo in alcun modo a ottenere i risultati sperati. Ecco allora che chi ha deciso invece di dedicarsi unicamente su questi modelli, deve ora fare i conti con una situazione di certo poco piacevole e tutt’altro che rosea, con un’azienda che è prossima al tracollo.
Energica sempre più in crisi: cosa accadrà all’azienda?
Durissimo colpo per il mondo delle due ruote elettrica, con la nota azienda Energica che non se la sta passando di certo nel migliore dei modi. Infatti la società si era fatta conoscere anche grazie agli ottimi risultati portati a termine nel Mondiale MotoE, peccato però che ormai non ci sia davvero più nulla da fare, con il fallimento che è diventata la logica conseguenza.
A spiegare ciò che accadrà a Energica ci ha pensato Giampaolo Testoni, ovvero il Responsabile dello Sviluppo Tecnico di Energica, intervistato da Due Ruote. Questi ha spiegato come a un certo punto non vi erano più i fondi per portare avanti il progetto, con un investitore che sembrava essere interessato a salvare Energica, ma questi si è tirato indietro all’ultimo.
Ora toccherà al liquidatore prendere in mano la situazione e capire quale potrà essere il futuro che attende l’azienda e soprattutto i suoi 50 dipendenti. Il numero è già ben inferiore rispetto al passato, visto come nel solo 2022 erano ben 150. Sarà difficile capire anche che cosa accadrà con gli ordini già effettuati, con la Francia che aveva richiesto 200 due ruote per le flotte di Stato. La speranza è che qualcuno ora possa riportare in auge quello che è stato un grande marchio.