Mettere il casco prima di salire in sella alla propria moto è fondamentale, ma c’è un’azione che tanti tendono a sottovalutare che sarebbe davvero determinante.
Andare in moto può regalare non poca emozione per i veri appassionati, ma è sempre bene essere cauti ben sapendo quanto possa bastare un movimento avventato per fare una manovra sbagliata e cadere a terra. È anche per questo, olltre che perché previsto dal Codice della Strada, che diventa necessario prima di partire indossare il casco, ben sapendo quanto possa essere provvidenziale per attutire eventuali colpi.
Utilizzarlo è quindi determinante, ma ci sono dei dettagli a cui dovresti prestare attenzione per capire se davvero sia lo strumento adatto. Questo vale già in fase di acquisto, avere un prodotto non a norma lo rende infatti praticamente nullo.
Il casco in moto è fondamentale
Scegliere il casco che si ritiene più congeniale alle proprie caratteristiche è importante, specialmente perché è lo strumento che ci consente di sentirci più sicuri. È però un errore lasciarsi condizionare solo dall’estetica, nonostante questa influenzi almeno parzialmente la decisione finale.
Ogni centauro, infatti, dovrebbe leggere con attenzione l’etichetta contenuta all’interno, che può essere considerata una sorta di carta d’identità del prodotto. Qui viene infatti indicato in maniera chiara se l’oggetto ha superato i test omologativi vigenti all’epoca quando è stato messo in produzione.
L’etichetta è solitamente in tessuto e viene cucita sul cinturino del casco: da un lato troviamo numeri e cifre, dall’altro un codice QR che può essere inquadrato dallo smartphone per avere una visione d’insieme di tutte le informazioni necessarie. A questo si aggiungono poi i dati relativi all’azienda produttrice, che non possono che essere altrettanto importanti.
Le informazioni importanti da verificare
Assodato quanto sia importante verificare che il casco acquistato sia a norma, è bene anche sapere quali siano i dati che non dovrebbero mai mancare sull’etichetta. La prima sigla che si trova è E3, che sta a indicare il Paese europeo che ha rilasciato l’omologazione (3 è appunto il riferimento all’Italia).
A questa seguono due numeri che indicano la normativa di omologazione con cui è stato testato il casco. Si prosegue poi con quattro cifre, in riferimento agli estremi di omologazione, cioè il codice con cui il casco è omologato. Ci sono poi delle lettere, che servono poi a fare capire di che tipo di casco si tratti: P/J per gli apribili (cioè quei caschi testati sia in configurazione aperta, sia in configurazione integrale), J se è un jet, P (protective) se è un integrale.
Si chiude poi con sei cifre, che rappresentano il numero progressivo di produzione, ossia la carta di identità del casco stesso.