Fabio Quartararo ha deciso di sorprendere tutti al Mugello ma la novità non è affatto bastata al pilota Yamaha
Dopo un inizio di stagione davvero pessimo, l’appuntamento davanti al pubblico italiano può essere l’occasione del riscatto. I suoi fan sono rimasti sorpresi dalla scelta improvvisa.
Inizio di stagione devastante, ma in senso negativo per Fabio Quartararo, che in totale ha racimolato la miseria di 49 punti e un solo podio. L’unico acuto è arrivato nel Gran Premio delle Americhe a Austin, oltre un mese fa, mentre per il resto ci sono stati solo piazzamenti tra i primi 10, come nell’ultimo appuntamento di Le Mans (settimo).
Il campione del mondo della MotoGP nel 2021 non ha mai trovato il giusto feeling con la sua Yamaha quest’anno, andando a scontrarsi con problemi di assetto e di potenza. Il nodo centrale restano sempre le qualifiche e il giro secco. Quello che una volta era un grande punto di forza di Quartararo, oggi è diventato un punto debole. Partire dalle retrovie lo costringe ogni volta a compiere rimonte che spesso però non bastano.
La Yamaha gli aveva consentito, anche per grandi meriti personali, di giocarsi sino all’ultima gara il titolo con Pecco Bagnaia nel 2022. Quest’anno se possibile sono stati fatti altri passi indietro, con Aprilia, Ktm e Ducati assolutamente imprendibili.
Fabio Quartararo, la novità al Mugello non è bastata
Per dare una sferzata alla sua stagione Quartararo ha voluto cambiare qualcosa in vista del Mugello. A vedere i risultati delle prime prove del venerdì, a dire il vero, non sembra esserci stata chissà quale novità. Il deludente quindicesimo posto non può lasciarlo soddisfatto, specie per non essere riuscito a proporre un vero e proprio time attack nel pomeriggio.
“E’ strano perchè gli altri migliorano mentre noi non riusciamo a fare step in avanti. Anche io mi prendo le mie responsabilità ovviamente“. A dargli una spinta in più per questo week end italiano doveva essere un casco speciale, realizzato in collaborazione con il suo sponsor per il Mugello.
Un’immagine evocativa dell’inferno, per quello che tutti conoscono come “El Diablo”. Per ora al di là di un piacevole effetto cromatico e grafico, il boost in termini di carica non c’è stato e i risultati nella Sprint Race e in Gara lo hanno confermato di nuovo. L’alfiere Yamaha, infatti, si è classificato rispettivamente decimo e undicesimo, due piazzamenti che acuiscono un momento di difficoltà che non sembra avere fine.