Eicma 2008: Adiva AD 400 3 ruote

Adiva Ad400
Dopo la presentazione del prototipo nel 2007 e lo scoop di ottobre, è arrivata finalmente l’occasione di toccare con mano la versione definitiva del primo scooter ‘cabrio’ a tre ruote. Come un’automobile cabriolet, il tetto può essere infatti rapidamente rimosso ed alloggiato nel baulone posteriore.

Protezione da freddo, agenti atmosferici e grande possibilità di carico sono da sempre la prerogativa di Adiva, ma con questa versione a tre ruote si raggiunge anche un livello di stabilità e sicurezza attiva tale da farne una concreta alternativa all’auto sia in ambito urbano che extraurbano. E come un’auto potrà essere guidato con la patente B, grazie all’immatricolazione come trike, esattamente come il Piaggio MP3 LT. L’unico limite di questa soluzione, al momento, è l’impossibilità di accedere legalmente ad autostrade e tangenziali, un’anomalia tutta italiana che potrebbe essere risolta nel corso del 2009. È quello che sperano in Adiva, visto che l’industrializzazione è prevista per gennaio e la commercializzazione per giugno 2009.
 
Quello presentato ad Eicma è quindi un modello di preserie e lo si può notare da alcune finiture sicuramente migliorabili. Il colpo d’occhio però è positivo, con un ‘musetto’ molto più affilato ed aggressivo di quello del 2007, ruote anteriori meno panciute e una colorazione bianco perlata di particolare effetto, soprattutto abbinata alla pelletteria bordò.
Le migliorie riguardano anche il nuovo cruscotto, decisamente più moderno e completato dal display digitale multifunzione. Abbiamo poi il freno di stazionamento comandato da una leva posta sotto la manopola destra e i nuovi indicatori di direzione a led integrati negli specchi retrovisori.
 
Ma veniamo alla struttura basculante anteriore che non ha nulla in comune con la soluzione Piaggio o con altre che si sono viste recentemente o in passato. Il funzionamento, a grandi linee, ricorda la soluzione monobraccio utilizzata per la Bimota Tesi, con il forcellone anteriore parallelo al terreno: qui ovviamente i bracci di collegamento delle ruote sono due e sono collegati fra di loro da una struttura che oscilla consentendo allo scooter d’inclinarsi in curva e offrendo anche un effetto antiaffondamento in frenata. Come nel Piaggio MP3 dispone del sistema “roll lock” che consente di non mettere i piedi a terra al semaforo. L’effetto ammortizzante è garantito da un possente monoammortizzatore regolabile con continuità e la frenata di tipo integrale è garantita da un disco per ogni ruota, morsi da pinze Brembo serie Oro. Tutte e tre le ruote sono da 14 pollici, montano pneumatici tubeless e al posteriore lavora una coppia di ammortizzatori regolabili.
 
Sono previste due motorizzazioni: il Piaggio Master da 399cc e 25kW dell’esemplare che vedete in foto, oppure il Sym raffreddato a liquido e alimentato ad iniezione elettronica da 171cc e 11,8kW (montato sull’HD Evo).
 
Inizialmente carrozzato come la versione AD, verrà proposto successivamente anche come AR ‘roadster’, la versione ‘estiva’ di cui parliamo più avanti. Di tutte queste versioni non ci sono ancora indiscrezioni sui prezzi, ma continuate a seguirci e sarete i primi a saperli.

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