La vera regina della gamma Yamaha è la fantastica “7 Tracer”, amatissima dai cultori del genere tra gli appassionati italiani
Amatissima dagli italiani, la Yamaha 7 Tracer ha tutte le carte in regola per promettere un’esperienza di guida senza, di fatto precedenti. Avanzata tecnologicamente e dotata di un motore poderoso, non a caso incontra da tempo i favori dei centauri e degli appassionati del genere. Ciononostante, presenta buone possibilità di risparmio, visto che raramente va oltre i 20 km con un litro, a livello di consumo. Anche i più attenti alle ormai sempre più dirimenti questioni ambientali, non resteranno delusi, viste le emissioni di CO2 di circa 100 g/km.
Di primo acchito, va sottolineata innanzitutto la sua eccezionale versatilità. Va bene, di fatto, per ogni possibile situazione: andare al lavoro, gestire semplici singole faccende della vita quotidiana di tutti i giorni ma anche, perché no, cimentarsi in lunghi viaggi, vacanze comprese. Le recensioni di chi può averla a disposizione, tra le altre cose, sono portate ad esaltarne la facilità di guida, anche per via del fatto di essere la più leggera della sua categoria (non arriva a 200 kg).
Una combinazione di prestazioni, comfort e versatilità per i viaggi lunghi e le avventure su strada. Anche chi non è particolarmente esperto di moto di cilindrata importante, di fatto, ne resta soddisfatto. Anche in mezzo al traffico, tra le altre cose, può essere sfruttata la sua maneggevolezza, quasi al pari di uno scooter.
Già in precedenza avevamo accennato al motore, bicilindrico da 689 cc, contraddistinto da quattro tempi e quattro valvole per cilindro. Della Tracer 7, peraltro esiste ed è disponibile anche in una versione depotenziata che offre 35,0 kW a 7.750 giri/min, ideale per chi cerca una più versatilità ed accessibilità in termini di mera potenza.
Shock totale: può essere usata davvero per quasi tutto
Tutti motivi che aiutano a renderla, ampiamente, nella top 20 delle moto più vendute in Italia nell’anno solare 2023. Compatta e stretta nella sua visione frontale, sorprende per le proporzioni armoniche e ben dimensionate. Un design accattivante e dinamico, insomma, a tutti i livelli. Molto più compatta rispetto alla Tracer 900, punta a una guida maneggevole e adatta anche alla città, differentemente da quanto non possa valere per altri “esemplari” dalla cilindrata più importante. La protezione aerodinamica è affidata a un cupolino facilmente regolabile, che permette di proteggere soprattutto ad altezza-casco.
Dotata di fanaleria completamente full led, ha la sua versione base disponibile attorno ai 9100 euro, con la particolarità di poter essere utilizzata anche dai patentati A2. A livello di colorazione, ultima ma non meno importante, ci si può sbizzarrire alla grande. La Tracer 7 è, infatti, disponibile in svariate versioni, tra cui Midnight Black, Icon Performance e Redline, e offre una vasta gamma di accessori e optional possibili.
Insomma, l’ideale per chi usa la moto tutti i giorni, ma anche per chi si cimenta spesso in viaggi e gite fuori porta. Particolarmente apprezzabile risulta, nelle recensioni relative a quest’ultimo aspetto, il fatto di poter caricare in maniera confortevole e abbastanza immediata eventuali bagagli. Un equilibrio totale e perfetto, che il marchio giapponese, in passato, aveva saputo creare già con la TDM, tra le altre, nel recente passato.
Ma c’è qualcosa per cui può essere sconsigliabile? A voler ben guardare, sì. La Yamaha 7 Tracer non è certo l’ideale per la guida fuoristrada, per cui il gruppo Yamaha offre altre opzioni, a partire dalla Ténéré 700.