Ti costa 1000 euro di multa. E’ il caso di buttarlo quanto prima. Ecco quali sono le due ruote da incubo.
La recente revisione del Codice della Strada ha portato all’aggiunta di nuove norme che hanno evidentemente alterato la mobilità per come aveva cominciato a strutturarsi a partire dall’immediato post Covid. Tutti si ricorderanno come in piena pandemia, o meglio quando è stato alleggerito il regime di lockdown in molti siano corsi a comprarsi mezzi alternativi all’auto e alla moto, ma comunque in grado di coprire qualche chilometro più velocemente delle proprie gambe.
In particolare a registrare un boom di vendite furono le biciclette, sia quelle tradizionali, che elettriche. Code lunghissime fuori dai negozi specializzati hanno fatto parte delle nostre vite per diversi mesi, fino a che il mercato non ha subito una battuta d’arresto fino ad arrivare ai numeri in continuo calo di adesso. Oltre alle due ruote a pedale un altro strumento si è imposto in quel periodo. Amato da molti oggi si è trasformato in un incubo che può arrivare a costare fino a 1000 euro di multa.
Il monopattino ti costa una multa salata, è meglio evitarlo
A causa dei numerosi incidenti che si sono verificati negli ultimi anni, il Governo Meloni ha inasprito la normativa relativa alla conduzione dei monopattini a batteria, ad esempio è stato stabilito il limite a 25 km/h nei centri urbani e a 6 km/h nelle aree pedonali, la potenza non può eccedere i 500 watt, non si possono apportare modifiche di qualsiasi sorta ed è diventato obbligatorio avere un’assicurazione che possa intervenire in caso di danni a terzi.
Nell’evenienza che non si rispettino queste regole il rischio è di vedersi recapitare a casa una multa da circa 1000 euro. Nello specifico se si eccede la velocità massima consentita la sanzione può arrivare a 87 euro, mentre se si è privi di RC la cifra è di addirittura 868 euro. Anche se non è stabilito un obbligo di patente bisogna ricordarsi che la guida è consentita ai maggiori di 14 anni e che fino al compimento del 18esimo anno è necessario altresì indossare un casco omologato.
Il dispositivo deve essere inoltre provvisto di campanello o di un altro segnalatore acustico, nonché di luci anteriori e posteriori salvo non poterlo utilizzare dopo il tramonto e in caso di scarsa visibilità non ci si può esimere dall’indossare giubbotto e bretelle retroriflettenti.