Non ci sono solo le grandi vittorie in pista a far sorridere i dirigenti Ducati: i numeri confermano una stagione mai vista prima
Vincere aiuta a vincere, non solo nel mondo dello sport. Lo sanno bene anche in casa Ducati che ha festeggiato un 2022 da favola, non solo in pista. Nel giro di poche settimane sono arrivati i trionfi di Pecco Bagnaia in MotoGP e di Alvaro Bautista nel Mondiale Superbike, ma i trionfi del costruttore bolognese vanno anche oltre.
Perché semplicemente non era mai successo che il marchio di Borgo Panigale festeggiasse numeri da record nelle vendite e quindi nei suoi conti di fine anno. Invece per la prima volta da quando è stata fondata, Ducati ha chiuso con un bilancio che sancisce un record storico.
Il fatturato 2022 infatti si è chiuso con 1 miliardo e 89 milioni di euro, quindi un aumento del 24% rispetto al 2021 quando erano stati 878 milioni di euro. Inoltre l’utile operativo ha fatto registrare altri numeri importanti: 109 milioni di euro, con un aumento netto in confronto al 2021 quando era stato di 61,5 milioni di euro. Per questo la redditività aziendale è aumentata, per la prima volta toccando la soglia del 10%.
Un orgoglio tutto italiano anche se ormai da anni in realtà l’azienda è in mano straniera. Prima gli americani del Twexas Pacifuic Group alla fine degli anni ’90, poi dopo l’interregno della famiglia Bonomi, dal 2012 Ducati è nelle mani di Lamborghini. Quindi di fatto fa parte con orgoglio della galassia del gruppo automobilistico Audi anche se stabilimenti e know how sono rimasti con orgoglio a Bologna.
E anche per questo è giusto festeggiare cifre mai viste. Nel 2022 Ducati ha abbattuto un altro record, consegnando 61.562 moto, per una crescita del 3,6% rispetto al 2021. E il mercato anno dopo anno si allarga, anche se esistono gli zoccoli duri di appassionati in Europa così come negli Stati Uniti.
La soddisfazione dell’azienda è tutta nelle parole dell’ad, Claudio Domenicali: “Per la prima volta nella storia abbiamo superato il traguardo delle 60.000 moto e il miliardo di euro di fatturato. Quindi è il miglior anno di sempre per Ducati sotto diversi aspetti, a partire dalle ottime performance commerciali e finanziarie fino ai successi in MotoGP e WorldSBK. Negli ultimi anni Ducati è cresciuta come marchio espressione del Made in Italy, dell’innovazione, del design e della tecnologia”.
Sicuramente i trionfi di Bagnaia e Bautista, che al momento rappresentano l’eccellenza del marchio in pista, hanno contribuito a consolidare i risultati di Ducati. Ma l’azienda guarda già avanti e sta pianificando tutte le mosse per il futuro.
Sono state implementate le reti di vendita andando a raggiungere nuovi Paesi e quindi nuovi potenziali clienti. Ora ci sono 821 concessionarie in tutto il mondo, anche in Ecuador e a El Salvador, in Mongolia come nel Brunei. Significa avere una presenza fisica e tangibile in 96 mercati mondiali.
E i piani per il 2023 sono già molto chiari. Ducati infatti ha presentato al pubblico otto nuovi modelli che vanno a completare una gamma sempre più allargata, per soddisfare i gusti e le esigenze di tutti i centauri.
Tre le novità segnaliamo il nuovo Diavel V4, premiato con il titolo di “Moto più bella del Salone” a EICMA 2022. Ma anche la Multistrada V4 Rally, adatta a tutti i grandi viaggiatori, e l’attesissima seconda generazione di Scrambler Ducati che va a rinnovare un modello già diventato iconico.
Inoltre da quest’anno e fino al 2026 Ducati sarà il fornitore unico di moto per il Campionato Mondiale FIM Enel MotoE che inizierà il 13 maggio 2023 in Francia. In modo per guardare al presente pensando al futuro della mobilità.