A Borgo Panigale conoscono bene l’importanza dell’obiettivo finale, attenzione alle ultime gare della MotoGp.
Il prossimo weekend si torna in pista per quello che sarà l’inizio del bus finale in MotoGp. La prima delle tre gare che assegnerà il titolo mondiale. A giocarsi il primo posto ci sono Pecco Bagnaia e Jorge Martin, distanti 13 punti in classifica.
Raramente si è visto un finale di stagione avvincente come questo. Anche l’anno scorso, quando Pecco Bagnaia vinse il titolo al termine di una rimonta clamorosa, che costò il mondiale a Fabio Quartararo dopo aver perso un vantaggio di 91 punti, tutto sembrava leggermente più facile per l’italiano. Bagnaia aveva un vantaggio psicologico, e ad un certo punto sembrava che Quartararo non potesse più reggere la forza con cui l’italiano stava risalendo la classifica.
Quest’anno invece è diverso. L’equilibrio è totale. 10 vittorie e 14 podi tra Sprint Race e gare della domenica per Pecco, 11 vittorie e 8 podi per Jorge Martin. Una battaglia equilibrata, che ha visto Bagnaia dominare la rima parte di stagione e più in difficoltà nelle ultime gare, dove invece Jorge Martin è sembrato imbattibile.
MotoGp, Jorge Martin mette pressione a Ducati: a Borgo Panigale sono preoccupati
La particolarità di questa stagione risiede anche nelle moto che guidano i due piloti. Entrambe sono Ducati, perfettamente identiche. Una appartiene, quella di Pecco, al team Ducati ufficiale, l’altra al team Ducati Pramac. Una situazione che sposta enormemente la pressione sul team di Borgo Panigale.
La vittoria finale di Martin peserebbe molto sul morale del team Ducati ufficiale. D’altronde sarebbe il primo pilota di un team satellite a vincere il titolo dopo quello di Valentino Rossi nel 2001 a bordo della Honda del team Nastro Azzurro. Il successo dello spagnolo, inoltre, rischierebbe di costringere il team a rivedere il proprio assetto, sacrificando Enea Bastianini per dare la moto ufficiale proprio a Jorge Martin.
La pressione giocherà un ruolo importantissimo in queste ultime gare. Bagnaia ci ha già dimostrato di poter gestire livelli di stress molto alti. Se l’anno scorso, però, era stato lui ad avere il vantaggio psicologico, quest’anno è il contrario. “Comunque finirà, Jorge sarà un eroe per noi [..] Lo stress è sulla squadra rossa, non su di noi”, ha dichiarato Gino Borsoi, capo del team Pramac.
Occhio alle prossime gare perché, inevitabilmente, influenzeranno il futuro di Ducati e della MotoGp.