La Ducati in vista del nuovo mondiale di MotoGP ha preso una decisione piuttosto chiara: inciderà sulle prove di Bagnaia e Marquez.
Giornate di attesa, di test e di prove libere per i piloti ed i team di MotoGP. Manca sempre meno infatti all’avvio del nuovo motomondiale, che scatterà tra due weekend esatti sul circuito di Buriram, ovvero con il Gran Premio della Thailandia. L’attesa cresce e soprattutto la curiosità visti i numerosi cambiamenti invernali.
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Occhi puntati ovviamente in casa del marchio più vincente e dominante degli ultimi anni. Ovvero la Ducati, che negli scorsi mondiali è riuscita sempre a portarsi a casa il titolo costruttori ed a mandare due dei propri piloti di punta, Pecco Bagnaia e Jorge Martin (con la Pramac) a vincere e trionfare. Ora però qualcosa sta cambiando.
Oltre ad aver perso il legame con il team satellite Pramac, passato nella famiglia Yamaha, la Ducati ha scelto di promuovere Marc Marquez come nuovo pilota di punta al fianco di Bagnaia. Si prevede un dualismo eccellente, anche se a livello di moto c’è ancora più di un dubbio che il team italiano sta cercando di dirimere in questi giorni di preparazione.
Scelta ufficiale: Ducati ripresenterà il motore del 2024
Dubbi sulla gestione e sull’efficienza della nuova Desmosedici GP25 erano stati lanciati da Pecco Bagnaia, che non aveva avuto buone sensazioni nella gestione della moto pronta per la nuova stagione. Ecco perché il team ingegneristico di Ducati ha preso una decisione ufficiale.
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Davide Tardozzi, ex pilota e dirigente Ducati, ha fatto sapere che il team utilizzerà il motore 2024 anche per questa stagione. E forse anche per quella successiva. Un impatto non scontato, visto che nel 2026 i motori saranno congelati. Tardozzi ha fatto capire che, in una riunione con il team principal Gigi Dall’Igna, si è deciso di non correre rischi.
“Sarà un grande sforzo per i nostri ragazzi a casa costruire i motori per i nostri tre piloti ufficiali per la prima gara” – ha dichiarato il dirigente per confermare e giustificare tale decisione, che ferma la produttività e lo sviluppo futuro di Ducati, puntando invece più sulle certezze degli ultimi tempi.
Non da escludere pure l’utilizzo del telaio e dell’aerodinamica 2024, che tanto bene sono risultate nell’ultimo motomondiale. La decisione definitiva verrà presa ad ore, ma si tratta come detto di un passo indietro per Ducati, visto che lo sviluppo della moto 2025 non è riuscita come previsto. Difficile comunque migliorare la perfezione della GP24.