La Ducati è più vicina al giorno della decisione finale, che porterà uno tra Marc Marquez ed Jorge Martin a salire sulla moto ufficiale.
Week-end di spettacolo assicurato per il mondo della MotoGP, che dopo Barcellon arriva al Mugello, per il Gran Premio d’Italia. Pecco Bagnaia punta alla terza vittoria di fila, su una pista dove la Ducati ha recentemente dettato legge, con tanti diversi piloti, come Andrea Dovizioso, Jorge Lorenzo e Danilo Petrucci che sono riusciti a salire sul gradino più alto del podio. Stavolta, i rivali per Pecco saranno Jorge Martin e Marc Marquez, che oltre al mondiale si stanno giocando qualcosa di altrettanto importante.
Infatti, solamente uno di loro due salirà in sella alla Ducati ufficiale nel 2025, andando a fare compagnia a Bagnaia, che ha un contratto valido sino alla fine del 2026 dopo il rinnovo. La gara del Mugello assume così un’importanza capitale sulla scelta della casa di Borgo Panigale, ed ora anche il grande capo ha detto la sua. Ecco il motivo del nome del Mugello.
Ducati, ora parla anche Claudio Domenicali
Della sfida che c’è tra Jorge Martin e Marc Marquez per la sella della Ducati ufficiale ne parla l’intero paddock della MotoGP, ed in un’intervista concessa a “La Gazzetta dello Sport“, anche l’amministratore delegato Claudio Domenicali è stato chiamato a dire la sua. Tutto è ancora in divenire, e pare non esserci fretta per l’annuncio, visti anche i tanti fattori che andranno calcolati.
Ecco le sue parole: “Al giorno d’oggi, la Ducati ha forse l’insieme più equilibrato tra piloti, moto e squadra, ed ha anche costanza di gestione. Le persone che fanno le scelte più importanti sono le stesse da tanto tempo, cosa che ci garantisce una continuità che paga. Abbiamo costruito un ottimo rapporto con tutti i nostri piloti, anche se in queste situazioni li dobbiamo guardare tutti con occhio scientifico“. Marquez fa tremare tutta la MotoGP.
Domenicali ha poi affrontato il discorso relativo alla scelta tra Marquez e Martin, ed anche una questione economica potrebbe determinare il risultato: “Quello che ha fatto Jorge sino ad oggi è straordinario, ma ci sono diversi incastri. Anche la Pramac è coinvolta in questa situazione che stiamo vivendo, e non dobbiamo sottovalutare importanti questioni di budget, dobbiamo stare in equilibrio dal punto di vista economico. Non possiamo prescindere da questo, sappiamo quanto siano importanti le corse, ma abbiamo la responsabilità di 2.000 famiglie“.