La Yamaha vorrebbe tornare ad avere un team satellite nel 2025. C’è una speranza chiamata Valentino Rossi, ambassador della casa di Iwata, ma l’accordo non è così scontato.
La storia tra il Dottore e la casa di Borgo Panigale incominciò nel 2011. Il #46 aveva demolito i suoi precedenti avversari sul piano mentale, ma con Jorge Lorenzo in Yamaha la musica cambiò. Il maiorchino studiò il rivale in casa sino a riuscire a metterlo in difficoltà sullo stesso materiale tecnico e costringendo Valentino Rossi poi a cambiare aria.
Stanco delle diatribe interne con il compagno di squadra spagnolo il centauro di Tavullia si trasferì in Ducati per un biennio che si rivelò avaro di soddisfazioni. La Ducati di allora non era quella di oggi che il Dottore ha dato in dote ai piloti del suo team Mooney VR46. Fu, comunque, coraggioso a montare in sella alla Desmosedici che aveva fatto le fortune in passato di Casey Stoner.
Al rientro in Yamaha Valentino Rossi, dopo il titolo sfumato nel 2015, non ha più avuto la possibilità di lottare per il decimo Mondiale della sua carriera, ma è rimasto un icona. Già prima del ritiro, avvenuto nel 2021, si è concentrato su quello che sarebbe potuto essere il suo futuro imprenditoriale. Oltre a continuare a divertirsi nel Motorsport nel campionato Fanatec GT, il nove volte iridato ha investito in una Academy con i fiocchi.
Il team Mooney VR46 ha ottenuto risultati clamorosi in MotoGP in un lasso di tempo piuttosto breve. L’esperienza di Valentino lo ha portato a scegliere le moto della casa di Borgo Panigale. Al momento le Desmosedici sono il punto di riferimento in pista. Marco Bezzecchi e Luca Marini corrono su una GP22, ma riescono, ugualmente, a demolire la concorrenza giapponese.
Ducati, la decisione sul team di Valentino Rossi
La casa di Borgo Panigale, oltre al VR46, equipaggia anche il team Pramac e quello Gresini Racing. Gli altri produttori si sono trovati un esercito di Ducati da fronteggiare. La Yamaha, inoltre, dopo il passaggio di RNF in Aprilia non ha più una squadra satellite. Fabio Quartararo, alfiere del team factory, ha chiesto a gran voce altre due M1 in pista. In passato quello Petronas era tra i migliori della griglia, avendo portato Morbidelli ad un passo dal successo iridato nel 2020.
Razlan Razali ha scelto di legarsi con la casa di Noale per 2 anni dopo la pessima esperienza delle due precedenti annate, sebbene vi fossero, tra gli altri, Valentino Rossi e Andrea Dovizioso. Gresini ha prolungato di 2 anni il suo contratto con la Ducati fino alla fine del 2025. L’accordo con il VR46 scadrà al termine del prossimo anno, ma secondo Dall’Igna non vi sarà alcun motivo di cambiare rotta.
“Ritengo che la squadra di Valentino sia abbastanza soddisfatta di noi – ha dichiarato l’ing. Gigi Dall’Igna in un’intervista a SPEEDWEEK.com – Al momento non vedo alcun motivo per cui dovrebbero cambiare“. Un legame tra il Dottore e la Yamaha c’è, ma conta maggiormente la competitività dei suoi alfieri del team Mooney.